Pulizie di casa in maniera ecologica ed economica, è veramente possibile?

Lo sviluppo economico e il progresso industriale hanno inevitabilmente portato ad un incremento del consumo d’acqua portando una sua totale o parziale degradazione. Un altro elemento che degrada l’acqua è la vasta gamma di prodotti per la pulizia utilizzati ogni giorno, sia in ambito domestico che industriale, utilizzati spesso in quantità eccessive o in modo totalmente errato. Bisogna sempre pensare che un detersivo di sintesi ha una sua tossicità intrinseca, che può compromettere l’equilibrio dell’ecosistema e la salute di chi li utilizza. Si spreca molto, si usano quantitativi sbagliati ma peggio ancora si utilizzano prodotti che abbinati insieme si annullano. In altri casi per le pulizie di casa andiamo ad utilizzare detergenti inutili per il risultato che vogliamo ottenere.

A tutto questo aggiungiamo la pubblicità, che ci seduce promettendoci risultati ultrarapidi e quasi miracolosi, facendoci perdere il buonsenso senza così pensare al continuo e costante inquinamento. Bisogna essere più consapevoli dell’impatto sull’ambiente e gli impatti sulla salute.

Se ragioniamo sull’impatto ambiente/salute possiamo dire che:

  • esiste una forma di inquinamento “esterno” che colpisce terra, acqua, cielo dovuto all’uso dei detersivi e imballi.
  • una forma di inquinamento domestico (causato da spray, detersivi, deodoranti…) che causa malattie allergiche, respiratorie…..

Le nostre case sono piene di tossicità provocate dai mille prodotti inquinanti che usiamo con inconsapevolezza: deodoranti, prodotti per la casa , per il corpo e spray.

  • Bisogna pensare dopo le pulizie di casa i bambini giocano e gattonano su pavimenti trattati con sostanze inquinanti, toccano oggetti puliti e ripuliti con disinfettanti tossici e poi portano le mani alla bocca!
  • Spesso scegliamo materie prime di origine biologica (?? lo saranno veramente) che laviamo in lavandini puliti con detersivi ad alta tossicità, cucinate in pentole costruite con materiali di cui non abbiamo capito l’effettiva tossicità, e in fine li serviamo su piatti resi splendenti grazie a detersivi e brillantanti… che cosa è rimasto della nostra materia prima Bio?
  • Attraverso la pelle vengono somministrati molti farmaci, antinfiammatori, salvavita…. ma se la pelle assorbe i farmaci perché non dovrebbe assorbire le molecole petrolchimiche che sono rimaste tra i tessuti dei nostri vestiti? Fino a 10 anni fa una lavatrice consumava 100-110 lt di acqua e ad oggi siamo arrivati a 45 quindi i panni sciacquati con poca acqua avranno più residui di detersivo.

Prima di iniziare a pulire la casa bisogna imparare ad usare:

  • Acqua calda: facile, economica, potenzia ogni tipo di lavaggio e detersivo. Aiuta a dimezzare i tempi di lavaggio e il quantitativo di detersivo.
  • Usare il tempo: Attendere significa dare il tempo al prodotto di dissolversi in acqua ed agire, che emulsioni. E’ normale che l’azione di un detersivo blando si avrà dopo due minuti mentre quello di un detersivo aggressivo in due secondi!
  • Se diamo il giusto tempo di azione per avere il nostro risultato, non avremmo necessità di aumentare la dose del nostro detersivo.

Come riconoscere un prodotto ecologico?

Il punto di riferimento sicuro per qualsiasi consumatore è il marchio ufficiale Europeo Ecolabel. Questo marchio è volontario e viene concesso ai produttori a condizione che vengano accertati alcuni rigidi parametri come:

  • ridotto impatto ambientale durate tutto il ciclo di vita del prodotto (produzione-utilizzo-smaltimento)
  • impatti sulla qualità dell’aria, acqua e suolo
  • Riduzione dei rifiuti e risparmio energetico

Tutti i prodotti che non hanno questo marchio bisogna valutare il grado di biodegradabilità (tra il 98-100%) e che avvenga in un tempo inferiore a 19 gg., deve avere un agente lavante a base di sapone vegetale con l’aggiunta di argilla, estratti di erbe e oli essenziali.

Il detergente classico ed ecologico per eccellenza è il sapone di Marsiglia e la sua saponificazione deve avvenire con grassi vegetali (sodium cocoate ->olio di cocco olea europea-> olio di oliva) e non con grassi animali (sodium Tallowate).

Percarbonato di sodio: (derivato della lavorazione del sale al quale viene aggiunta la molecola dell’acqua ossigenata) è ottimo per igienizzare e sbiancare il bucato già a 30° rispettando i tessuti, ottimo anche per stoviglie e accessori. di può aggiungere alla polvere/liquido lavatrice e lavastoviglie per potenziarne l’effetto. Si può utilizzare anche per pretrattare macchie sui capi bianchi o colorati sia come ammollo che sulle macchie (acqua + percarbonato fino ad ottenere una pappetta stile yogurt) Diluito in acqua fino ad ottenere una sostanza della densità simile al latte, può essere applicato sulle fughe per sbiancarle.

Acido Citrico, la pulizia con il limone

( acido dolce non aggressivo concentrato principalmente nella frutta ex limone 5-7%) la concentrazione migliore è quella tra il 15 e il 20%. Se prepariamo una soluzione al 10/15% (150gr in 1lt di h2o distillata) possiamo utilizzarla per:

  • Per tutte le superfici lavabili – per eliminare incrostazioni calcaree lasciare agire qualche minuto
  • Ammorbidente lavatrice: 100 di soluzione nella vaschetta dell’ammorbidente
  • lavastoviglie: da usare come brillantante nell’apposita vaschetta
  • acido citrico al 20% più aceto in parti uguali igenizzano, Il motivo è legato al grado di acidità o alcalinità
  • Non utilizzare direttamente sui tessuti, marmo, pietre e legno.

Aceto, il rimedio della nonna

la sostanza più economica e ecologica per pulire. Inmancabili sin dal tempo delle nostre nonne, quando lo usavano prativamente ovunque nelle pulizie di casa. Si possono creare spruzzini con diluzioi al 20-30 o 40% (+ concentrazone + efficacia) si può utilizzare per:

  • eliminare l’odore di fumo dai vestiti
  • pulire e disinfettare gli armadietti della cucina
  • pulire frigo, lavastoviglie, caffettiere, bottiglie, microonde, vetri, lucidare superfici in formica e linoleum, le superfici del bagno
  • se scaldato e spruzzato sui lucida e toglie i segni del calcare
  • toglie i residui di cibo da pentole e piatti

Bicarbonato di sodio

  • per la pulizia di frutta e verdura, aiuta a eliminare i residui degli antiparassitari
  • usato nella vaschetta della lavatrice impedisce al calcare di depositarsi sulle fibre rendendo i colori più vivi
  • usato sul fondo delle pentole stacca il bruciato (3 cucchiai +acqua da far bollire per 5 minuti)
  • per pulire il frigo: 3 cucchiai in mezzo litro senza risciacquo
  • per la pulizia di tappeti e moquette, ed elimina gli odori degli animali dai tessuti

Olio di Arancio

L’olio di arancio è composto da ingredienti vegetali e da agricoltura biologica e completamente biodegradabile. Si applica il prodotto diluito in acqua sullo sporco lieve mentre concentrato sullo sporco da ostinato. Diluito in acqua il prodotto diventa lattiginoso. Si passa un microfibra o un panno umido risciacquando subito dopo.

Per le sue pulizie di casa l’olio di arancio è adatto per superfici in metallo, alluminio, plastica, cromature, vetro, porcellana, tessuto, legno. Il prodotto è ideale per rimuovere da superfici ( tessuri, tappeti e mobilo) macchie di vario tipo come: gomma da masticare, grasso, olio, unto , colori ad olio, smalto per unghie, segni di gomma sul pavimento, macchie di inchiostro.

Panni in microfibra, si possono usare?

L’utilizzo dei panni in microfibra è consigliato nelle pulizie di casa perchè si possono utilizzare in molti casi, sia asciutti che bagnati con detersivi ecologici o aceto, e permettono una pulizia profonda grazie alla loro trama in grado di raccogliere lo sporco. Se li acquistate di buona qualità avrete un prodotto che potrete utilizzare più volte, una volta lavato.

Autore

Naturopata, esperto in fitoterapia, Iridologia e tecniche corporee.