Omotossicologia nella terapia della sindrome dell’intestino irritabile
Per la sindrome dell’intestino irritabile è utile l’Omotossicologia per una terapia antinfiammatoria e decontratturante priva di effetti collaterali. La sindrome dell’intestino irritabile (o sindrome del colon irritabile, o – più comunemente – colon irritabile), denominata anche colite spastica, è una malattia dell’apparato digerente, spesso cronica. Si tratta di un disturbo funzionale molto diffuso nelle società ad alto tenore di vita, caratterizzate da notevole stress emozionale. I ritmi della nutrizione e della defecazione non seguono una sincronia biologicamente opportuna con il movimento del sole, ma sono dettati dagli impegni, dalla cultura e dalle opportunità. La disposizione ad assumere quotidianamente quantità esagerate di cibo di bassa qualità completa il quadro della malattia.
La diagnosi di sindrome del colon irritabile richiede la visita medica con la palpazione del viscere, radiografia del colon, ricerca nelle feci di sangue e pus, retto-sigmoidoscopia e colonscopia. Alcuni altri test includono colture delle feci ed analisi del sangue, anche chimiche. Esistono, infatti, anche altre patologie in grado di simulare il colon irritabile, che richiedono – però – altre terapie, come le neoplasie, la diverticolosi, la celiachia, il morbo di Crohn, la rettocolite ulcerosa o la litiasi biliare.
I sintomi più comuni del colon irritabile sono:
- dolore addominale / addominalgia
- gonfiore addominale / meteorismo
- variazione di frequenza dell’alvo (stipsi, diarrea o alvo alterno)
- crampi addominali
- variazione di consistenza delle feci
- tenesmo
- presenza di muco nelle feci
- spasmi intestinali
- borborigmi intestinali
- dolori all’ano e al perineo
Altri sintomi associati possono essere:
- alitosi
- bruciore in bocca o in gola
- sapore sgradevole di amaro con difficoltà a deglutire
- nausea anche con vomito
- senso di sazietà precoce
- dispepsia
- mal di stomaco / gastralgia
Il trattamento in Medicina Convenzionale del colon irritabile è prevalentemente farmacologico e può includere la somministrazione di antispastici, antidolorifici e – se la situazione lo richiede – antibiotici.
Il trattamento con Omotossicologia dell’intestino irritabile
Invece, il trattamento con l’Omotossicologia (disciplina olistica descritta negli anni ’50 dal medico tedesco Hans-Heinrich Reckeweg (1905-1985)) del colon irritabile è utile a trattare alcuni fattori che favoriscono e predispongono all’insorgenza della patologia. Secondo l’Omotossicologia, le malattie cliniche sono l’espressione di una compensazione necessaria nell’incessante lotta che ogni organismo vivente compie per la gestione delle omotossine. Il termine “omotossine” include le sostanze tossiche provenienti dall’esterno dell’organismo e assunte dallo stesso in vario modo: alimentazione, respirazione, contatto.
Altrettanto parte delle omotossine sono i metaboliti connessi al complesso lavoro biochimico dell’organismo, produttore così di scorie residue da eliminare. Quando la gestione delle omotossine supera un livello di soglia critico, l’organismo produce reazioni precise su tessuti e sistemi tissulari che vengono denominati eventi clinici o di malattia.
Le reazioni possibili sui tessuti possono essere più o meno gravi a secondo del bolo di omotossine gestito dall’organismo. Il colon irritabile è una lesione esprimente reattività tissulare in fase d’impregnazione secondo la tavola delle omotossicosi di Reckeweg. L’organismo cerca, attraverso il colon irritabile, di eliminare un eccesso di omotossine gestito.
Pertanto, oltre ai rimedi specifici per il colon, è opportuno affiancare un trattamento di drenaggio con rimedi ad epicentro stomaco ed intestino tenue. La corretta attivazione di tessuti sani tramite l’associazione di rimedi è, infatti, uno dai cardini dell’Omotossicologia. L’organo esprimente il sintomo è aiutato a procedere verso la guarigione attraverso l’attivazione sinergica di tessuti, funzioni e organi che si trovano in sequenza funzionale coerente.
In tale senso le ”parti integre” di un organismo aiutano quelle malate. Una ricetta completa in Omotossicologia include più rimedi oltre a quelli rivolti direttamente alla malattia per la quale viene consultato il medico. Il trattamento della sindrome del colon irritabile tramite l’Omotossicologia è da considerare anche in prevenzione.
Una tecnica per aumentare la risposta terapeutica al trattamento con l’Omotossicologia del colon irritabile è rappresentata dall’Omotossicologia iniettabile. In questa tecnica i rimedi di Omotossicologia per il colon irritabile sono iniettati su punti di agopuntura significativi della stessa diagnosi. Con il trattamento con l’Omotossicologia iniettabile si sfrutta una fruttuosa sinergia tra Agopuntura ed Omotossicologia.
La corretta conoscenza del funzionamento e delle basi metodologiche dell’Omotossicologia sono la premessa per il loro impiego. I rimedi omotossicologici adottati sono formulati generalmente in compresse o in gocce. L’assorbimento dei rimedi avviene, pertanto, in bocca. attraverso le mucose.
L’Omotossicologia possiede anche una vasta gamma di rimedi iniettabili. L’Omotossicologia iniettabile ha un ruolo importante nel trattamento delle malattie più impegnative: la terapia con la Medicina Omotossicologica può contribuire a ridurre un eventuale fabbisogno di farmaci per via sistemica. La valutazione delle interazioni con altre forme di terapia e la loro necessità per il paziente è compito del medico omotossicologo.
L’Omotossicologia richiede diagnosi, indicazione clinica, conoscenza dei rimedi adatti al paziente, conoscenza di tutte le altre forme di terapia per la quali l’Omotossicologia possa costituire alternativa o integrazione. Pertanto, somministrare l’Omotossicologia è un atto medico e deve essere esercitata da un medico competente.
La cura con l’Omotossicologia in Medicina non si contrappone, né sostituisce le Linee Guida della Medicina Convenzionale, ma stabilisce con esse una virtuosa sinergia ed una straordinaria opportunità anche a livello preventivo.
Omotossicologia e intestino irritabile, autore: Dott. Giorgio Marcialis (Medico Chirurgo)