Dopo aver trattato, nei primi due capitoli di questo mio studio, l’Olismo ( post pubblicato su Naturopataonline in data 23 giugno 2017 ) e le Medicine Olistiche ( post su Naturopataonline del 16 luglio 2017 ) anche l’articolo di oggi, in cui analizzeremo le “Discipline ed i Trattamenti olistici”, fonda le sue radici sulla considerazione “unitaria” della persona per la quale “corpo, mente e anima “ costituiscono un unicum inscindibile.
Parlare delle varie discipline c.d. olistiche avrà quindi lo scopo di fornire un approfondimento su tutti quei trattamenti e su tutte quelle tecniche che, come principi ispiratori, hanno una concezione globale ed interdipendente del macrocosmo e microcosmo alimentati da un’energia universale dalla quale noi tutti dipendiamo.
L’energia individuale si raffronta con l’energia universale ed ognuno di noi interferisce con il mondo esterno dando e ricevendo energia in un equilibrio cosmico di cose animate e non. Il respiro porta energia, l’alimentazione porta energia, il pensiero positivo porta energia, tutto il nostro corpo è energia, tutto ciò che è fuori di noi e con il quale ci rapportiamo ogni giorno è energia.
Anche le cose inanimate sono energia, un sasso è energia, un colore è energia, un suono è energia, un panorama è energia.
Ecco allora che tutti i trattamenti, le tecniche ed i rimedi suggeriti dalle discipline olistiche si rivolgeranno al contesto globale della persona da trattare fornendo, ciascuno nella loro peculiarità, un contributo per riequilibrare, sia fisicamente che psichicamente, un’energia carente o in eccesso e ristabilire uno stato di benessere compromesso da fattori interni ( ansie, agitazioni, emozioni negative, malattie psicosomatiche……) od esterni (difficoltà relazionali, incidenti di percorso, imprevisti vari… ). E questo lo faranno utilizzando la forza energetica delle fonti su cui ogni disciplina energetica pone le sue basi.
In questa ricerca delle fonti energetiche più conosciute abbiamo ad esempio i colori ( su cui si fonda la cromoterapia), i cristalli e le pietre dure (che sono alla base della cristalloterapia), gli olii essenziali (che danno vita all’aromaterapia), le piante ed i fiori ( le cui proprietà primarie costituiscono i principi energetici della fitoterapia, della gemmoterapia e della floriterapia), l’armonia delle note musicali….( le cui vibrazioni energetiche ritroveremo nella musicoterapia e nell’ascolto delle campane tibetane) ecc. ecc..
Esistono poi discipline olistiche che sono volte al riequilibrio psicofisico della persona attraverso tecniche corporee specifiche . Tra queste possiamo ricordare lo Shatsu che utilizza i vari punti del nostro corpo attraversati dai meridiani cinesi per riequilibrare l’energia che scorre al loro interno mentre l’Agopuntura lavora sempre sui predetti canali energetici usando appositi aghi per alimentare l’energia carente o disperdere l’energia in eccesso. Altre discipline sfruttano invece l’energia prodotta da alcuni punti del nostro stesso corpo (punti riflessi) per stimolare direttamente organi od apparati corrispondenti la cui funzionalità energetica non è in equilibrio.
La Riflessologia plantare e l’Auricoloterapia sono gli esempi primari di tali trattamenti.
Quando l’obiettivo del riequilibrio energetico psicofisico è perseguito tramite movimenti coordinati del corpo secondo posizioni (asana) o sequenze prestabilite, avremo alcune discipline, molto antiche e quasi sempre di provenienza orientale, che sfruttano i loro presupposti filosofici per armonizzare corpo e mente. Di queste discipline lo Yoga è sicuramente il modello più conosciuto così come il Tai Chi e il Qi Gong.
Il Prana, parola che in sanscrito significa “principio vitale”, “respiro” o “vita” è anch’esso un termine energetico come il “Qi” che si identifica con il “soffio vitale”: entrambi caratterizzano l’energia sottile che è all’origine della vita. Questa è l’energia che è alla base di discipline o trattamenti come la Pranoterapia, il Reiki….
L’energia si tratta anche con diverse tecniche di rilassamento come la distensione immaginativa, tecniche di respirazione, con il training autogeno, con la meditazione che riescono, con le loro specificità, a riequilibrare il nostro equilibrio energetico portando il corpo e la mente ad uno stato di grande benessere psicofisico.
Parlando di rilassamento e riequilibrio energetico, un discorso a parte va infine rivolto ai vari massaggi finalizzati a tale scopo: massaggi che, nella loro caratterizzazione “olistica” vanno “oltre” la semplice manualità corporea per divenire “comunicazione tattile” tra l’operatore e la persona che riceve il trattamento ( a tale riguardo vi invitiamo a leggere in argomento il mio articolo “la comunicazione tattile ed il naturopata” pubblicato da www.angolodelnaturopata.it nella sezione “parliamo di…”). Massaggi, la cui natura olistica riesce a creare, spostare, indirizzare e convogliare energia nelle varie parti dell’organismo lì dove c’è bisogno di un rimedio efficace per ristabilire l’equilibrio ed il benessere psicofisico.
Questa non è, naturalmente, la sede per approfondire specificatamente ogni singola disciplina: il lettore interessato troverà sicuramente ogni riferimento in manuali, riviste specializzate o, semplicemente con una ricerca sul web. Il mio compito è quello di richiamare all’attenzione l’importanza che il “fattore energia” ha in tutti questi trattamenti.
Energia individuale
Che tutti noi esprimiamo, sia pure con caratteristiche diverse dipendenti dalle tipologie che ci contraddistinguono, non solo con il nostro corpo ma anche con i nostri comportamenti, con le nostre parole, pensieri, con uno sguardo, un sorriso, una lacrima, un’attenzione o un’indifferenza….
L’energia relazionale regola, invece, i nostri rapporti con gli altri e, a seconda della loro positività o negatività, ricerca un equilibrio stabile per un corretto andamento delle nostre relazioni esterne ( e l’Analisi Transazionale di Eric Berne ce lo insegna…).
La nostra energia si raffronta infine con l’esterno rapportandosi con le energie e le forze della natura ( terra, acqua, aria e fuoco) e con l’energia universale ( cosmica) che muove tutte le cose. In questo movimento globale e continuo del microcosmo e macrocosmo c’è la ragione della vita e di tutto il creato, passato, presente e futuro.
Ci siamo dilungati sull’energia non solo per ribadire quali sono i “fondamentali princìpi” che sono alla base delle discipline olistiche ma per rafforzare la considerazione dell’importanza dell’energia nella presenza di ogni cosa del creato, animata ed inanimata, e della sua funzione nell’equilibrio globale. Ognuno di noi può costituire, esso stesso, il centro dell’universo e l’universo, a sua volta, costituisce il teatro dove si rappresenta, attimo dopo attimo, la nostra vita. Ed allora sarà facile comprendere come anche il solo nostro respiro è in grado di modificare, in qualche modo, il mondo che ci circonda, quando, con l’ispirazione, facciamo nostra l’aria che ci circonda, e con l’espirazione restituiamo all’esterno un po’ della nostra energia…..
Trarre le conclusioni, a questo punto, non è poi così difficile: basta tenere sempre a mente che tutte le discipline olistiche, che sono anche conosciute come discipline energetiche, sfruttano ogni forma di energia ( individuale, relazionale, universale) per assicurare un “equilibrio vitale” a tutte le cose e, in primis, all’uomo che, utilizzandole, sarà in grado di mantenere uno stato di benessere psicofisico e di raggiungere quell’equilibrio energetico che è alla base dello…star bene, sia nel corpo che nella mente.