Non si deve mai cercare di curare una parte senza il tutto. Non bisognerebbe mai cercare di curare il corpo senza l’anima. E se vuoi che la testa e il corpo godano di buona salute, comincerai sempre curando la mente.
Platone
Fin dal principio delle ricerche sulla Naturopatia, è stato evidente il principio del Tutto nella parte, dell’insieme nel particolare. Questo concetto lo possiamo ritrovare negli studi effettuati sull’auricoloterapia, la riflessologia della mano, dei piedi e del viso.
La corrispondenza di organi e funzioni nei segni e nei punti riflessi è stata oggetto di osservazioni e applicazioni fin dai tempi più antichi. Abbiamo testimonianza di massaggi plantari fin dai tempi dell’Antico Egitto(affresco nella Piramide del “Grande Medico”), nelle culture orientali (MTC) e nelle culture aborigene(tribù indigene del Kenya).
Nel mondo occidentale dobbiamo attendere il secolo XIX per avere nomi e esponenti importanti come il DR W. H. Fitzgerald riconosciuto come il padre della riflessologia moderna.Tuttavia in tempi recenti questi studi hanno destato l’interesse di scienziati e osservatori che ne hanno misurato e convalidato l’efficacia attraverso strumenti tecnologici avanzati.
Ricordo sempre la mia esperienza con un operatore di MTC che oltre l’agopuntura consigliava ai suoi pazienti di effettuare semplici massaggi su alcuni punti delle mani, facendo dei buffi disegni con la biro, e presentando il tutto come una sorta di esercizio da ripetere ad orari stabiliti, dando addirittura dei nomi ai segni che imprimeva in maniera tale che tramite l’aspetto ludico fossero memorizzati in maniera precisa punti e tempi che venivano vissuti come un gioco benefico. “L’universo nel palmo della mano” così osava definire l’immensa potenzialità della riflessologia nella gestione della salute e della diminuzione dei sintomi dolorosi.
Nel mondo occidentale la cura e il rinvenimento dei punti riflessi si è basato sul sistema nervoso, in quello orientale sui meridiani in particolar modo sviluppato dai Cinesi. Il metodo riflessologico si basa però sul concetto che ogni punto del corpo riflette l’insieme dell’organismo, e ad ogni organo corrisponde una particolare zona della pelle.
Partendo da questo concetto sono nate la riflessologia plantare (basata sui punti e le zone situate sui piedi), la riflessologia delle mani, delle orecchie (auricoloterapia) e quella del viso ( Dien’ Cham’ o riflessologia facciale), in tempi più recenti anche la cromo puntura di P. Mandel si basa sulla riflessologia di zone e punti della pelle che vengono “informate” tramite luce e colore.
Qual è lo scopo della riflessologia?
Ristabilire equilibri perduti, prevenire e curare disturbi e mantenere l’equilibrio psicofisico. I punti riflessi sul piede, sulle mani o sul viso sono una “mappa” attraverso la quale il terapeuta si orienta per comprendere eccessi o carenze dell’organismo del paziente. Si può lavorare sul disturbo ancor prima che questo si manifesti, dato che la sensibilità o il dolore come anche discromie cromatiche e segni, rivelano un messaggio dell’organo corrispondente. Il lavoro si effettua sull’apparato che contiene la funzione dell’organo sbloccando dei punti che sono portatori della “forza vitale” e facendo in modo che i sintomi regrediscano e venga ristabilita la salute e la vitalità.
Come agisce un riflesso?
Il termine si riferisce alla reazione di un muscolo, un organo, una ghiandola ad uno stimolo portato dalla corrente energetica. L’etimologia della parola è correlata al latino reflectere, re(ripetere un’azione) eflectere(curvare, piegare) ne consegue che il significato è deviare energia, rimandare indietro qualcosa.
Essenziale è la trasmissione effettuata tramite il sistema nervoso di un segnale, uno stimolo, che da un punto preciso provoca reazione in un altro punto. Da un ricettore periferico (situato sulla pelle) attraverso la pressione si stimola il cervello. La reazione dell’organismo varia a seconda dei punti collegati ad apparati e funzioni e può essere ormonale, contrazione o decontrazione muscolare, di vaso costrizione o vaso dilatazione o riattivazione di una funzione.
E’ evidente che a seconda dei casi il massaggio può essere di diverso tipo, veloce e leggero o lento e profondo. Il primo determina onde di vibrazione corte e di alta frequenza , rilassa i tessuti e gli organi contratti e irrigiditi; il secondo è utile per sbloccare organi ingrossati e induriti a causa di problematiche croniche. Nel caso di sintomi acuti, con organi stanchi e iporeattivi il massaggio dovrà essere tonificante e profondo.
La Tecnica
Il trattamento varia come variano i pazienti, le diverse caratteristiche fisiche, mentali e emotive della persona impostano uno schema variabile a seconda dei problemi da risolvere. Tuttavia nelle varie riflessologie vi sono delle zone che occorre sempre stimolare in quanto fondamentali per la salute. Esse sono l’apparato urinario, nervoso e ormonale. Questo aiuta a eliminare le tossine accumulate nell’organismo, a indurre il rilassamento e a favorire il benessere psicofisico prima di qualsiasi intervento specifico.
Alcuni trattamenti base
Nella riflessologia plantare il trattamento rilassante e detossinante sono essenziali prima di iniziare qualsiasi intervento specifico. Uno dei principi fondamentali della Naturopatia è infatti il concetto che “il terreno è tutto “, occorre preparare, pulire, rendere l’organismo pronto ad accettare interventi specifici tramite un lavoro di purificazione e drenaggio degli organi emuntori e tramite il rilassamento del sistema muscolo-scheletrico e la stimolazione di ormoni del benessere. Questi due trattamenti hanno infatti la caratteristica di rilassare la colonna, decontrarre i muscoli, stimolare l’epifisi e agire sul plesso solare inducendo una piacevole sensazione di relax e abbandono, in un secondo momento (trattamento detossinante) si stimolano l’apparato urinario, quello gastrointestinale e quello linfatico in maniera tale da smuovere, portandole all’eliminazione, le tossine in eccesso.
Nell’auricoloterapia vi sono dei punti chiave che regolano lo stress e preparano all’eventuale stimolo di protocolli specifici. Essi sono il punto zero e lo Shen Men situati rispettivamente in prossimità del trago e della fossetta auricolare.
Nell’ambito della cromopuntura, un trattamento adatto alla preparazione di eventuali interventi, sia per la possibilità di effettuare una prima analisi sia per l’azione immediatariguardante il relax e il benessere, è la maschera colorata del viso, attraverso la quale si agisce sulle zone e sui punti riflessi dei vari sistemi e apparati sul volto, stimolando e informando le zone tramite luce e colore.
Nell’ologramma del piccolo si riflette la grandiosità del creato, che insorge come modello che si ripete all’infinito,nelle immense possibilità della manifestazione. E così le leggi che riscontriamo nel mondo si riflettono nel corpo e poi nella cellula, nell’atomo etc. fino ad arrivare a densità sempre più sottili che perdono la loro dimensione materiale per trasformarsi in pura energia che si inerpica nella reazione di leggi divenute sempre più precise nel creare e nel manifestare.
Così dal riflesso che dal sintomo doloroso porta l’informazione ai neuroni del sistema periferico il cervello rielabora e nell’immensa intelligenza dell’energia che soggiace alla forza di autoguarigione contenuta nell’essere umano si arriva alla risoluzione del conflitto causale e si stimola la rigenerazione nel nuovo, e l’eliminazione dell’impuro.
Siamo fatti di energia organizzata in diverse densità crescenti e decrescenti che sfociano nella materialità di una dimensione corporea che è l’ultimo anello della catena dall’alto al basso e la prima dal basso verso l’alto.
Aldilà delle tecniche utilizzate il lavoro di pulizia e ripristino dell’energia vitale segue sempre gli stessi percorsi, che sono guidati dall’abilità del terapeuta che ripercorre in salita o in discesa la via che riporta salute e benessere laddove esiste caos e disordine patologico.