“ Il vecchio ordine muta, lasciando posto a quello nuovo, e Dio attua Se stesso in vari modi, a meno che un solo buon costume corrompa il mondo.”
A.Tennyson, La morte di Artù
Possiamo paragonarci alle ottave di un pianoforte: la stessa informazione ma con armonici superiori, cioè la stessa informazione ma più acuta, meno densa, più sottile. La maggior parte di noi si trova in queste ottave superiori, una complessa rete di fotoni di energia e di informazione formano una realtà invisibile per i nostri occhi. Essa non forma un altro corpo ma fa parte di una unità, di un tutto intimamente accoppiato e connesso a livelli molto profondi.
La fisica moderna ci dice che la realtà è formata da tre livelli: materia, energia e informazione. Questo è valido per tutta la realtà, dall’uomo alle galassie. L’universo è formato primariamente di campi di energia e informazione, mentre le particelle della materia sono semplicemente impulsi che nascono da questo campo.
Questa non è New Age, ma scienza. Il corpo funziona come una unità, come un tutto. Questa connessione istantanea fra tutte le parti del nostro corpo non si può spiegare biochimicamente ma tramite la comprensione del corpo umano come campo di energia e informazione.
Qualunque sia la nostra comprensione di quella che è l’origine della vita, è chiaro che è necessario conservarla e mantenerla. Il nostro pianeta è chiaramente esperto nel mantenere l’equilibrio: la composizione dell’aria nell’atmosfera, i livelli degli elettroni sulla superficie della terra, la salinità degli oceani, la temperatura, l’umidità … tutto ciò sono differenti aspetti che devono mantenersi in valori che sono relativamente stretti affinché la vita, così come noi la conosciamo, si possa mantenere.
A questi processi che permettono di mantenere l’equilibrio viene dato il nome di “omeostasi”.
Per esempio, i raggi e i fulmini sono il meccanismo attraverso il quale si mantiene la carica superficiale negativa sulla terra (i famosi ioni negativi presenti dopo un temporale) da essi traggono formazione importanti reazioni chimiche che fissano il nitrogeno, uno degli elementi chiave per la vita. Per questa capacità di mantenere l’omeostasi nel mezzo dell’attività caotica del sole, a volte si considera la terra stessa come un organismo vivo.
Anche il corpo umano è capace di mantenere l’equilibrio e l’omeostasi, con un ambiente interno di 100 bilioni di cellule in perfetto equilibrio.
Sono molti i parametri che il corpo umano necessita di mantenere in valori precisi. Per esempio i livelli di glucosio, la pressione arteriosa, la temperatura, il PH, l’ossigeno.
Se il corpo ha sufficiente salute e vitalità, può mantenere questi ranghi di salute tramite diversi meccanismi di reazione e compensazione (es. accelerazione della respirazione se necessitiamo ossigeno, sudore per mantenere la temperatura, i reni aiutano a mantenere la pressione sanguigna etc.)
L’infermità sopraggiunge quando la vitalità è bassa, o c’è un eccesso di stress dovuto alla dieta, disidratazione, stress emotivo o qualsiasi squilibrio dell’asse psico-neuro-endocrino che va a intaccare di conseguenza l’abbassamento del sistema immunitario.
La giusta combinazione dei quattro elementi (terra, aria, acqua, fuoco) sulla Terra e nell’uomo è uno dei fattori che rende possibile e costante il mantenimento dell’omeostasi e della salute.
Sistemi filosofici come quello greco, indù, giapponese, cinese, babilonese, e incluso l’alchimia e la spagyria e in particolare la Medicina Tradizionale Euro Mediterranea, hanno concetti comuni sui quattro elementi della natura: terra, aria, acqua e fuoco così come sull’esistenza del “quinto elemento”.
Essi si esprimono attraverso i vari stati della materia solido (terra), liquido (acqua), gassoso (aria) plasma (fuoco). Questi stati della materia sono molto semplici da capire ad eccezione probabilmente del plasma. Il plasma è gas ionizzato, gas con energia sufficiente per mantenere elettroni liberi in maniera tale che possano coesistere nello stesso tempo ioni ed elettroni. Il plasma del sole è ciò che genera l’energia solare. In realtà, la maggior parte della materia nell’universo visibile si trova in forma di plasma.
Ma trattiamo ora il quinto elemento. L’etere dei greci e degli alchimisti, l’Akasha per gli indù e i buddisti, il Vuoto per i giapponesi. Nonostante questo quinto elemento non è tanto intuitivo quanto gli altri quattro, possiamo trovare un parallelismo con la forza vitale, il Chi, l’energia, il vuoto quantico, il campo del punto zero…
La vita deriva non dalla funzionalità dei singoli elementi che presi singolarmente si rivelano poco vitali, ma dalla miscelazione dinamica di essi, che può produrre unione e differenziazione. “ questo dinamismo miscelante gli elementi è il mercurio, che è il quinto elemento e negli organismi la quinta funzionalità… simboleggiato dal dio Hermes, il più veloce degli dei, perfetto per dinamizzare, miscelare e collegare gli altri quattro elementi e funzioni.”
Nel corpo il movimento dinamizzante del quinto elemento è una miscelazione di tipo circolare con la funzione di mescolare gli opposti e impedire gli eccessi delle singole funzionalità degli elementi. Questa caratteristica spiraleggiante, è essenziale per i processi vitali ma nello stesso tempo applicabile nei processi di riequilibrio e armonizzazione tramite stimolazione della forza auto-guaritrice presente. È una funzionalità presente in tutte le tradizioni terapeutiche antiche. Così vediamo che nella MTC il quinto elemento è il Metallo mentre nella medicina indiana è l’etere, in ognuna di esse (compresa la METEM) è l’elemento mobile e informazionale che avvia il processo di cambiamento verso la riconquista dell’omeostasi e della salute.
Quale può essere il veicolo tramite il quale possiamo attivare la funzionalità del quinto elemento e intervenire per modulare un eventuale squilibrio?
Esso è informazione frequenziale, attivata tramite la risonanza dei biofotoni meglio ancora se combinati con frequenze olfattive e musicali.
Come un diapason che accorda i vari piani dell’organismo umano (fisico, energetico, psichico) la giusta informazione trasmette tramite il giusto ritmo frequenziale gli impulsi che riequilibrano tramite le reazioni organiche il disordine casuale che può essere il terreno dell’evento patologico.
Questa premessa è essenziale per intendere i meccanismi di azione del trattamento multidisciplinare Metamorphosis, che unisce più tecniche in associazione modulata e che trova il suo fondamento nell’applicazione pratica dei principi finora illustrati.
Il Metamorphosis prende in esame una parte del corpo (il viso) come zona riflessa e centrale di confluenza di tanti messaggi endogeni ed esogeni. Sappiamo che uno dei principi fondamentali dell’olismo è il concetto olografico del corpo, nella parte è compreso il tutto e trattando determinate zone dell’organismo è possibile intervenire sull’omeostasi generale intesa come equilibrio e modulazione psico-corporea. Sul volto si possono leggere degli squilibri fisici rappresentati soprattutto dai segni, delle emozioni (evidenti e nascoste) spesso associate alle rughe, i tratti della personalità, segni di tipo patologico (patofisiognomica), caratteristiche costituzionali anche di tipo astrale (tipologia omeopatica.)
“Metamorphosis” è un trattamento olistico rigenerativo. Si effettua su viso e testa tramite l’uso di frequenze di luce e colore (cromopuntura), digitopressione su punti energetici vitali ( marma ayurvedici), massaggio riflessogeno aromatico ( oli essenziali), ascolto di frequenze sonore. I vari impulsi frequenziali vanno a riattivare il dinamismo vitale assopito o a riequilibrare energie in eccesso, sia all’esterno (sugli organi tramite le zone riflesse del viso) sia all’interno( azione su blocchi emotivi e psichici). Il beneficio è sia a livello esteriore sia a livello interiore.
Nel disegno che lo rappresenta, è contenuto il suo meccanismo di azione: i quattro elementi (acqua = emotività, terra = corpo bio-fisico, aria = mente, fuoco = psiche) vengono modulati tramite il quinto che è l’agente di trasformazione, il movimento dinamico e vitale che segue una direzionalità, invertita per evitare gli eccessi non vitali della singolarità, esso è attivato tramite l’impulso frequenziale e diviene fattore di risoluzione della staticità di situazioni di ristagno energetico che possono degenerare in manifestazioni di tipo patologico.
“Metamorphosis” è un trattamento che unisce varie discipline (ayurveda, medicina esogetica, aromaterapia) secondo una visione volta a unificare le pratiche di riequilibrio in una Teoria del Tutto (T.O.E.) partendo dal concetto olistico (corpo, anima, spirito) e olografico (ogni parte è ologramma della totalità) dell’essere vivente. Oltre alle tecniche di riequilibrio energetico è stata applicata la legge della risonanza attraverso l’uso di frequenze olfattive e musicali dedotte in via sperimentale dalle fragranze degli oli essenziali, dal loro contenuto sottile e astrologico, dalla loro connessione con i colori e i cristalli.
Il trattamento alleggerisce le tensioni d’espressione e le rughe ed è inoltre diretto a riassorbire i piccoli ristagni linfatici: dona una nuova luce al volto
L’effetto è inoltre di rilassamento e benessere. Dal punto di vista estetico elimina stanchezza, previene rughe e acne aumenta ossigenazione tissutale, l’irrorazione sanguigna a livello cerebrale, stimola il flusso linfatico, scioglie le tensioni interiori e i blocchi della psiche.
All’effetto rigenerativo tramite le frequenze cromatiche si aggiunge il rimodulamento energetico ottenuto tramite la tecnica ayurvedica dell’Abyangam sui principali punti marma della testa. “Questo tipo di intervento in generale calma e schiarisce la mente e il sistema nervoso; inoltre è molto efficace nei casi di raffreddore, costrizione nasale e mal di testa. Utile nei casi di affaticamento mentale e insonnia. Inoltre sviluppa una buona memoria, mantiene la freschezza, migliora la vista, l’udito e l’olfatto e rilassa tutto il corpo”
La mistura aromatica utilizzata per la diffusione nell’ambiente e il leggero massaggio al viso è essenzialmente una combinazione di oli essenziali di elezione per il loro effetto sulla cute, dalle proprietà fortemente rigenerative sull’epidermide, come semi di carota, mirra, geranio. Di particolare significato è inoltre l’effetto sottile sugli aspetti di riequilibrio energetico, mentale e spirituale. Seguendo il ritmo sottile cadenzato, dato anche dalle frequenze sonore di sottofondo, la mirra conduce la mente alla rimozione di blocchi interiori, sensi di colpa, smarrimenti e rinunce, induce all’azione tramite lo stimolo dell’amigdala e dell’ipotalamo. L’incenso ne accompagna il percorso inducendo a uno stato meditativo profondo che guida a una percezione più completa e armonica della realtà, nel caso di blocchi nella crescita personale aiuta a rompere con il passato e tramite proprietà blandamente psicoattive sostiene l’espansione della coscienza. L’essenza di carota incoraggia il senso di rilassamento e armonizzazione inducendo all’introspezione e alla visione interiore. Olio essenziale di bilanciamento ed equilibrio, patchouli favorisce l’accettazione dei cambiamenti che hanno potuto degenerare in atteggiamenti disarmonici corporei e psichici. Infine il geranio riequilibra gli atteggiamenti di rigidità emotiva svegliando l’intelligenza del cuore e riportando in evidenza il lato affettivo e sentimentale.
Di segnatura solare l’incenso, la mirra e il patchouli riequilibrano, stimolando gli aspetti luminosi e attivi presenti nell’interiorità assopita tramite l’intervento modulante dell’olio di carota di segnatura mercuriale che fa da tramite fra gli aspetti corporei e quelli spirituali, svolgendo il suo compito di tramite fra la terra e il cielo. Infine geranio col suo aspetto emozionale legato alla sfera di Venere riscalda il cuore e aiuta a ripristinare il giusto posto legato agli affetti e ai sentimenti. Da un punto di vista corporeo agendo blandamente sul sistema nervoso, modulano, attraverso l’uso di oli vettori, la capacità reattiva dell’organismo mentre attraverso il loro contenuto sottile sbloccano energie stagnanti.
Tratto da “La Chiave della Salute” di Caterina Mucci