Utilizzare i cristalli è una delle vie più semplici per connettersi all’energia ancestrale di Madre Terra. Quest’energia può essere utilizzata in modo consapevole come ausilio durante il percorso di crescita personale.
In un contesto sociale ove si è andato sistematicamente perdendo quell’intimo legame con la Natura, che ha caratterizzato l’umanità nel corso dei millenni, ricorrere all’utilizzo dei minerali, come coadiuvanti nel riequilibrio psicofisico, permette dunque un “ricongiungimento energetico” con noi stessi e con il nostro pianeta d’appartenenza. Inoltre , entrare in connessione con ataviche energie come quelle racchiuse nei cristalli, favorisce, per la loro stessa natura, una visione più ampia dell’esistenza, permettendo la comprensione di quelle “dinamiche universali” note come “coincidenze” o, nel migliore dei casi, come “eventi sincronici”.
Cristalli, fonte di benessere e consapevolezza
Utilizzare i cristalli è una delle vie più semplici per connettersi all’energia ancestrale di Madre Terra. Quest’energia può essere utilizzata in modo consapevole come ausilio durante il percorso di crescita personale. In un contesto sociale ove si è andato sistematicamente perdendo quell’intimo legame con la Natura, che ha caratterizzato l’umanità nel corso dei millenni, ricorrere all’utilizzo dei minerali, come coadiuvanti nel riequilibrio psicofisico, permette dunque un “ricongiungimento energetico” con noi stessi e con il nostro pianeta d’appartenenza. I cristalli, come qualsivoglia altro rimedio finalizzato al ripristino dell’equilibrio psicosomatico,vanno considerati come validi strumenti, in special modo quando si intende intervenire nell’ambito di emozioni divenute parte integrante della struttura energetica della persona.
L’interazione tra cristalli ed individuo avviene:
- attraverso il contatto fisico, ponendo il cristallo scelto in corrispondenza dei chakra o di zone corporee specifiche;
- creando degli “oli di cristalli” , da utilizzare per massaggi mirati ;
- posizionandoli in punti specifici della propria abitazione e/o del proprio ufficio, al fine di modificare l’energia dell’ambiente in cui ci si trova a sostare;
- durante la meditazione, sia come oggetto di contemplazione, sia per creare dei cerchi all’interno dei quali concedersi i propri momenti di meditazione;
- creando delle “acque di cristalli”, ottenute per immersione degli stessi in semplice acqua, da bere durante la giornata.
In quest’ambito verrà dato spazio ai primi due punti, finalizzati al ripristino di un equilibrio che prende l’avvio dal corpo, per portare beneficio anche alla mente.
L’approccio orientale
La visione orientale, nei confronti di quelli che sono i rimedi vibrazionali, è costituita da una tradizione millenaria, la quale radica le sue fondamenta in concetti come quelli espressi dalla Medicina Tradizionale Cinese (Tutto è energia in continuo movimento e perenne trasformazione). L’oriente, dunque, non ha mai perduto il suo legame con la natura, ritenendo l’essere umano un simbolo di tutto quanto lo circondi, ossia un microcosmo inserito in un macrocosmo, che ne riflette, al contempo, le dinamiche che lo determinano.
Potremmo concludere che il pensiero orientale sia “migliore” di quello occidentale, che ha invece dovuto “riappropriarsi” di una “via della natura” costituita da quelle discipline atte al ripristino ed al mantenimento del ben-essere naturale, ed invece il contributo che l’occidente ha dato, attraverso la spiegazione scientifico/razionale di pratiche considerate“magiche” , risulta quanto mai fondamentale.
L’approccio occidentale
Per comprendere, ad esempio, perchè un determinato cristallo (possedente un suo specifico campo elettromagnetico, interagente con ciò che lo circonda) riesca a modificare una risposta fisica è sufficente leggere quanto segue. La pelle è il sistema nervoso esterno dell’organismo il quale, assieme al sistema nervoso centrale, deriva dal più esterno foglietto embrionale (ectoderma). L’ectoderma dà inoltre origine agli organi di senso , cioè tutto ciò che è deputato nell’informare l’organismo di quanto accade all’esterno.
La pelle, nello specifico, è dunque il confine tra individuo e mondo circostante. Ciò premesso, si può facilmente dedurre che quanto si va ad applicare sulla pelle sarà registrato a livello nervoso, strettamente connesso , attraverso una complessa rete di vie afferenti ed efferenti, alle strutture limbiche, al sistema ipotalamico ed all’ipofisi, influenzando così l’atteggiamento dell’individuo nei confronti dell’esistenza.
Quindi, sia che noi si voglia procedere all’utilizzo dei cristalli in maniera “orientale” dando per assodati i concetti di energia vitale, chakra, meridiani e quant’altro, sia che si preferisca un approccio “all’occidentale”, il risultato non cambia.
Quando utilizzare i cristalli
Considerata la natura materica, solida e tangibile dei cristalli, essi sono da preferire in tutte quelle situazioni in cui il soggetto necessita di un “ripristino strutturale”, ovverosia quando un qualche evento ha lasciato l’individuo “scosso dall’interno”. Noi tutti possediamo una struttura energetica ben definita, costituitasi nel corso della nostra esistenza , e che ci identifica come l’individuo che siamo.
Come utilizzare i cristalli
Un utilizzo “personalizzato”, ovverosia attinente alla natura dell’individuo che intende far uso dei cristalli, è sempre consigliabile. Risulterà certamente più semplice, a chi già conosce il sistema dei chakra , basarsi sui colori dei minerali in riferimento ai colori dei vari chakra, ottenendo una risonanza cromatica, atta al riequilibrio del chakra stesso.
Chi si trova a digiuno di teorie orientali si abituerà con maggior facilità all’idea di utilizzare un cristallo come rimedio se questo sarà di forma sferica e verrà utilizzato per massaggiare la zona della cervicale, al fine di favorirne l’allentamento delle tensioni (la tipologia di cristallo sarà ovviamente da scegliere in base a quale sia la causa emozionale scatenante la tensione cervicale).
E’ possibile preparare un “sacchetto medicina” , da portare con sè, ove inserire uno/due cristalli che risultano particolarmente significativi per la persona. Le modalità d’utilizzo dei cristalli sono svariate, poichè vanno comunque intese non come imposizione d’uno specifico metodo/tecnica, ma piuttosto nell’ottica d’un ausilio all’individuo che ha deciso di prendersi cura di sè utilizzando una delle “vie della natura”.
Gli oli di cristalli
Un’altro modo di beneficiare dell’energia racchiusa nei cristalli, è quello di preparare degli oli. Le informazioni energetiche contenute nel cristallo saranno trasmesse all’olio, esattamente come vengono cedute attraverso il contatto con la superficie della pelle. Il dato interessante è costituito dal fatto che un olio, penetrando nei pori della pelle, continua a trasmettere l’informazione anche nelle ore successive all’applicazione, fornendo maggior impulso energetico al soggetto.
Prima di poter essere utilizzato per la preparazione dell’olio, il cristallo va purificato , secondo le metodiche riportate. Il processo di purificazione è particolarmente importante, in quanto potrebbe pregiudicare l’efficacia dell’essenza stessa; la regola generale è lasciare il cristallo in acqua per almeno tre ore e sciacquarlo poi sotto l’acqua corrente per alcuni minuti, chiedendo mentalmente all’acqua di lavare via le informazioni precedentemente assorbite. Dopo averlo così preparato si può procedere alla “creazione”dell’olio.
Elementi per la preparazione:
- Una ciotola di vetro (o ceramica) .
- Un flacone di vetro scuro (blu o marrone) con tappo.
- Olio Vegetale (mandorle, oliva..)
Riempire d’olio la ciotola ed immergervi il cristallo scelto; lasciare la ciotola all’aperto, coprendola con un panno di materiale naturale (così da evitare intrusioni di corpuscoli estranei) per 72 ore; il tutto va poi filtrato attraverso una garza sterile, posto all’interno di un flacone di vetro scuro e tappato. L’olio così ottenuto, in base alle specifiche caratteristiche del cristallo, potrà essere utilizzato per massaggi atti a dare un nuovo impulso energetico globale alla persona, oppure limitandoli ai singoli chakra e/o meridiani .