La fumigazione è una pratica che ha origini antichissime. Infatti essa veniva utilizzata durante cerimonie finalizzate alla guarigione oppure durante pratiche in grado di modificare lo stato delle persone a livello psicofisico.
Lo scopo della fumigazione è, infatti, quello di professare un culto facendo offerte alla (o alle) divinità, ma anche per purificare, proteggere, e persino come atto di preghiera.
La Fumigazione: funzioni ed impieghi
È sempre molto importante vivere in ambienti puliti a livello energetico, i quali non siano contaminati da energie congeste, le quali possono permanere nei diversi ambienti persino dopo un litigio.
Spesso queste energie ristagnanti sono frutto di sentimenti quali rabbia o amarezza, i quali possono creare, alla lunga, una sorta di “inquinamento ambientale” a livello energetico.
Di qui la necessità di effettuare regolarmente delle fumigazioni (tramite incenso in grani, in stick oppure coni) in modo da purificare i vari ambienti, innalzandone, allo stesso tempo, il livello vibrazionale.
Origini ed indicazioni
Da migliaia di anni tale tecnica viene impiegata soprattutto nei luoghi sacri, ed in particolare all’interno delle chiese e dei templi. Un incenso molto noto in commercio ad esempio è quello da Chiesa, che è formato da Olibano e Benzoino, due resine note per le loro proprietà purificanti.
Gli incensi, infatti, hanno proprietà antisettiche, antinfiammatorie, antibatteriche, insettorepellenti, stimolanti e calmanti.
Ovviamente, per avere i massimi benefici, l’incenso deve essere puro, e cioè privo di coloranti, prodotti chimici e di sostanze cancerogene.
Infatti, un incenso che non è naturale può provocare sintomi quali mal di testa, nausea e persino asma.
Oggi la fumigazione viene particolarmente indicata in caso di trasferimento in una nuova abitazione, oppure nei luoghi di degenza o con presenza di ammalati, ma soprattutto in quegli ambienti in cui si siano verificate situazioni di conflitto, litigi, traumi o persino lutti familiari.
È possibile praticare questa tecnica anche in ambienti pubblici, in cui vi sia un costante flusso di persone nell’arco dell’intera giornata.
Tipi di incensi
Attualmente gli incensi in commercio sono in coni, in stick oppure in grani.
Gli incensi in grani sono quelli di origine più antica, e sono quelli che richiedono un maggiore impegno, poiché richiedono delle specifiche attrezzature, delle quali vi parlo in seguito nel presente articolo.
Tra gli incensi in grani maggiormente noti vi sono le gommoresine, tra le quali ricordiamo l’Olibano d’Arabia e la Mirra.
L’Olibano è noto sin dall’antichità per le sue proprietà purificanti ed esorcizzanti, e veniva difatti utilizzato in numerose cerimonie religiose.
La Mirra ha un aroma molto forte. In passato questa gommoresina veniva impiegata durante i processi di imbalsamazione, simboleggiando il processo di morte e di successiva rinascita.
Gli stick di incenso possono essere con o senza anima di legno; quelli maggiormente presenti in commercio hanno le seguenti caratteristiche:
- un’anima in legno di bamboo essiccato;
- un singolo olio essenziale (o una particolare sinergia) che ne determina la profumazione;
- un impasto fatto di polveri di origine vegetale, che hanno sia la funzione di facilitarne la combustione, che quella della diffusione di un piacevole aroma.
Per quanto concerne gli stick ed i coni di incenso, va detto che sono quelli che vanno per la maggiore, e vengono acquistati da un numero crescente di clienti.
I coni possono essere di taglia piccola o grande. Se di taglia piccola, essi bruciano in circa 20 minuti, mentre quelli in taglia grande (come ad esempio i coni di Palo Santo) bruciano dai 30 ai 40 minuti.
Incensi: quali utilizzare i benefici
- l’incenso all’Arancio: ha un piacevole sentore agrumato e dolce, che ha un’azione frizzante, ma allo stesso tempo rilassante ed antistress; è ottimo da impiegare in ogni parte della nostra la casa, dalla cucina al bagno;
- l’incenso alla Cannella: ha un effetto stimolante ed energizzante, ottimo per rimuovere traumi e per spingere all’azione ed alla dinamicità; è ideale per la cucina, lo studio ed il soggiorno;
- l’incenso al Geranio migliora il nostro umore, donandoci energia ed eliminando l’ansia ed il nervosismo; è ottimo per il soggiorno, lo studio e la camera da letto;
- l’incenso alla Lavanda: è noto per le sue proprietà calmanti e rilassanti, ideali per il benessere di corpo e mente; viene spesso utilizzato durante la meditazione, o anche prima di andare a dormire; è possibile utilizzarlo in ogni stanza delle nostre abitazioni, e si può utilizzare anche in ufficio;
- l’incenso alla Rosa: è ottimo contro l’ansia, lo stress la depressione e la malinconia; ottimo per il salotto, lo studio, la camera da letto ed il bagno;
- l’incenso alla Salvia: è ottimo in causa di ansia e depressione; eccellente per bilanciare le nostre energie, è ottimo in cucina, in salotto, nello studio e nella camera da letto;
- l’incenso al Sandalo: è un eccellente antistress e viene utilizzato per equilibrare il sistema nervoso; ideale sia nello studio che nel soggiorno, ed è ottimo per la camera da letto.
Tipologie di carboncini utilizzate nella fumigazione
Vi sono due principali tipologie di carboncini:
- A rapido innesco, ovvero che si accendono facilmente e molto velocemente;
- A lento innesco, i quali sono spesso composti di una pasta fatta di carbone vegetale e di erbe, che richiede una accensione più prolungata, fatta magari tenendo il carboncino sulla fiamma di una tea light.
Le fasi della fumigazione
Qual è l’occorrente per fare una corretta fumigazione? Di seguito vi indicherò l’attrezzatura necessaria:
- un bruciatore in peltro o piatto in terracotta termoresistente;
- dei carboncini (rapido o lento innesco);
- un incenso in grani in base al vostro scopo;
- delle erbe da scegliere in base all’uso ed oli essenziali (se desiderate aggiungerli alle erbe);
- delle pinzette (preferibilmente in acciaio) per i carboncini;
- una tea light,
Per evitare di consumare inutilmente gli accendini senza veder acceso il carboncino, vi consiglio di accendere una tea light e poi esporre il carboncino alla fiamma, finché non si accende.
Cautela e buonsenso
Il carboncino brucia da 20 A 25 minuti circa, e sviluppa molto calore. Di conseguenza, è preferibile tenere i vostri mobili al sicuro dal calore eccessivo che viene sviluppato dal carboncino, una volta che questo viene acceso.
È buona norma, pertanto, tenere sempre qualcosa al di sotto del piattino o del brucia incensi.
A questo scopo, può essere utilizzata una pietra, un piattino in bachelite, un sottovaso in terracotta, oppure anche una sezione in legno di almeno due centimetri di spessore: a voi la scelta in base a quello che avete in casa.
Chiaramente questo problema non si pone se si fa fumigazioni sopra una superficie in marmo, o su un lavello in acciaio, oppure su una superficie in vetro.
Purificazione dei cristalli e delle pietre tramite la fumigazione
Questa metodica deriva dalle culture sciamaniche. Nelle tradizioni antiche il fumo, salendo in alto, ci mette in contatto con il cielo e, quindi, con il divino.
Tale procedura prevede che i cristalli vengano purificati sopra il fumo di erbe sacre o con proprietà purificanti/esorcistiche (es. Salvia bianca, Salvia officinale, Ginepro, Timo, Palo Santo, rametti di Cipresso, stick in legno di Sandalo) o di incensi sacri (soprattutto quelli thailandesi) con l’intento che il fumo porti via le energie dissonanti dal cristallo.
Possiamo anche posizionare la pietre in un cestino a trama molto larga, messo su un treppiede ed accendere le erbe sotto di esso, di modo che il fumo salendo avvolga bene le pietre. Questa procedura è tuttavia sconsigliata con l’Ambra che, essendo una resina fossile, potrebbe facilmente danneggiarsi.
Inoltre le pietre troppo porose e chiare (quali ad esempio la Selenite o la Rosa del Deserto) sono a rischio, poiché alla lunga potrebbero scurirsi.