L’ematite è molto apprezzata per il per il suo colore metallico e la sua superficie liscia e fredda al tatto. Questo minerale possiede dalle caratteristiche molto particolari e trova molti impieghi in diversi settori grazie alle sue numerose proprietà.
In natura, l’ematite un minerale molto comune con giacimenti ampiamente presenti anche negli strati superiori della crosta terreste. La formazione dell’ematite è spesso legata a processi di formazioni sedentari, ma può essere stata formata anche da alterazioni in rocce metamorfiche ed ignee. Viene classificata come un ossido ferroso e la sua composizione chimica è nota come Fe2O3.
Cos’è l’ematite
L’ematite è considerata una dei minerali più importanti per l’umanità. E’ ampiamente diffusa in tutta il mondo ed è il minerale di ferro più estratto. Grazie alle lavorazioni dell’ematite, viene trasformato il ferro per poi essere utilizzato nella maggior parte dell’industrie manifatturiere che impiegano metalli come ferro ed acciaio.
Un tempo l’estrazione dell’ematite avveniva in quasi tutto il mondo, ma con l’avanzare degli la produzione è stata localizzata attorno a un numero limitato di giacimenti. Ciò è dovuto alla necessità di ridurre i costi e massimizzare i profitti, usando strumenti e macchinari di dimensioni tali da raccogliere grandi quantità nel tempo più breve possibile.
La produzione avviene comunque ancora in quasi tutti i continenti con paesi come Cina, Russia, Brasile, Canada, Stati Uniti e India. Ciò è di particolare importanza vista la domanda mondiale di ferro.
La lavorazione dell’ematite è cambiata molto nel corso del tempo, e durante l’estrazione del ferro, molta dell’ematite veniva scartata e considerata un residuo minerario. L’evoluzione del processo di raffinazione ha in parte eliminato il volume di questi scarti, aumentato il volume trattato ma anche di lavorare parte dei residui stessi.
Le caratteristiche dell’ematite
Nome: | ematite |
Striscio: | rosso |
Formula chimica: | Fe2O3 |
Significato: | dal greco “hema” rosso, sangue |
Colorazione: | argento, rosso, nero, grigio, marrone |
Durezza sulla scala di mos: | da 5 a 6.5 |
Gravità specifica: | da 4.95 a 5.26 |
Scissione: | assente |
Indice di rifrazione | 94-3.22 |
Luminosità | Dal metallico, al sub metallico, fino all’opaco o scintillante in base alla varietà. |
In base a diversi elementi come il tipo di giacimento, la locazione e come si è formata, la purezza dell’ematite può variare molto. Inevitabilmente ciò determina un rapporto ferro e ossigeno differente nella composizione del minerale. Quando pura, ciò può arrivare fino al 70% di ferro e 30% di ossigeno. Ciò è però molto raro in natura.
Le proprietà dell’ematite
L’ematite contiene principalmente ferro ed è utile per depurare l’organismo, con organi come il fegato e la milza, organi produttori di sangue ne traggono benefici.
E’ una pietra legata alla terra, alla concretezza, ed è anche un simbolo di chiarezza, lealtà, viene consigliata per poter avere un senso pratico ed anche saper scegliere con lucidità e capacità.
Riequilibrio energetico di Muladhara Chakra, stimola l’energia vitale e la voglia di vivere, utile per le persone demotivate, favorisce, aiuta ad eliminare le tensioni muscolari, in particolar modo alla schiena.
L’ematite all’interno dell’arte
Uno degli aspetti più importanti di questo minerale riguarda l’uso artistico, simile al lapislazzuli l’ematite può essere utilizzata per la realizzazione di pigmenti minerali e colori. Ma a differenza del blu oltremare ricavato dai lapislazzuli, il pigmento ottenuto dell’ematite è di colore rosso.
Bisogna far notare anche che il pigmento minerale ottenuto dall’ematite è uno dei più antichi al mondo, con reperti archeologici risalenti a oltre quarantamila anni fa a dimostrazione di ciò. I popoli primitivi avevano infatti già scoperto come mischiare la polvere di ematite con altri liquidi per realizzare pitture rupestri.
Tale uso non si è limitato solamente agli arbori dell’umanità, ma pigmenti minerali a base di ematite sono state utilizzate all’interno del rinascimento per realizzare opere d’arte.
Magnetismo: l’ematite è magnetica?
In breve, no. Esistono però alcune situazioni in cui alcuni minerali di ematite possono manifestare una debole risposta magnetica quando esposte a magneti. Quando ciò avviene è solitamente così bassa da non causare un attrazione capace di sollevare il minerale.
Ciò è dovuto alla presenza di magnetite (un altro ossido di ferro) che spesso si può trovare all’interno dell’ematite, ma mai in quantità elevate.
Usi industriali
Grazie alle sue caratteristiche rifrangenti e il basso costo l’ematite viene usata anche in una serie di applicazioni che vanno al di fuori dell’estrazione del ferro.
- Grazie al basso costo e l’alta densità è uno dei minerali più utilizzati per la realizzazione di schermature in alcuni macchinari e attrezzature contro i raggi X.
- Nella separazione del carbone e di altri materiali simile con un peso basso, l’ematite viene utilizzata in forma liquida per realizzare un liquido con un peso specifico molto pesante.
- La zavorra di molte navi la contiene.
- Viene usata anche nella realizzazione di composti adatti per lucidare metalli morbidi come oro, argento ed ottone.
Come ricaricare e pulire l’ematite
L’ematite non è una pietra molta dura e va conservata lontana da altre pietre e gioielli in un comparto apposito per evitare di graffiarla. E’ vitale che l’ematite non entri in contatto con l’acqua per periodi prolungati perché può arrugginire.
Si consiglia di pulire il minerale con un panno morbido e senza usare prodotti chimici che possono essere aggressivi e danneggiare la pietra. Potete anche utilizzare uno spazzolino con setole morbide. Se indossate gioielli con ematite è importante levarli prima di praticare lavori pesanti e di sforzo che potrebbero rovinarli.
Potete ricaricare la vostra ematite facilmente lasciandola su una drusa di ametista.
Curiosità
Durante l’operazione Mars Opportunity (luglio 2003 – gennaio 2004)il Rover inviato su Marte dalla Nasa ha scoperto che l’ematite è uno dei minerali più comuni sulla superficie del pianeta rosso.
Si crede infatti che è proprio la presenza di questo minerale a dare quell’aspetto marrone rosso tipico di Marte. Il Rover ha anche successivamente rilevato sfere grigie sulla superficie, ritenute essere proprio questo minerale. Anche se non esistono effettive certezze sulla formazione di quelle sfere, esistono diverse teorie come ad esempio eruzioni vulcaniche o l’impatto del magma sul suolo.
Recentemente viene utilizzata molto in gioielleria a forma di sfere per fare collane, anelli ed altri gioielli con taglio a cabochon.
In Italia la troviamo molto presente nelle rocce della Liguria e anche sull’ Isola d’Elba, i cristalli più pregiati provengono dal Brasile, talvolta assumono la forma di un fiore di metallo, pertanto vengono chiamati modo popolare “La rosa di ferro”.
Veniva usata fin dai tempi faraonici e Babilonesi e poi nel Medioevo, per stimolare la produzione di sangue, infatti venne battezzata ”pietra del sangue” e veniva usata anche come specchio.