La prevenzione è sicuramente la chiave più importante per prevenire l’insorgenza di malattie. L’ iridologia è la scienza che studia l’ iride , interpretandone la conformazione, il colore ed i segni.
L’ Iridologia o iridoscopia o iridodiagnosi, è sicuramente un ottimo strumento a disposizione del naturopata per fornire attendibili indicazioni sullo stato bioenergetico del nostro organismo.
Cenni storici.
L’iridologia studia la morfologia delle alterazioni cromatiche dell’iride indicando le tendenze patologiche dell’organismo . E’ anche possibile visualizzare patologie in atto.
La moderna iridologia nasce nell’800 grazie al medico ungherese Ignaz von Peczeley. Un primo sviluppare in maniera originale una mappa topografica dei campi irido logici. Pochi anni dopo, il pastore Niels Liljequist fece degli studi dettagliati di come metalli tossici come arsenico, cadmio, piombo chinino ferro Mercurio e acido acetilsalicilico influenzassero la pigmentazione dell’iride. Naturalmente la figura che più di ogni altro diede origine alla moderna iridologia è il professor Bernard Jensen tramite l’opera basata su migliaia di casi clinici “ The Science and Practice of Iridology “. La corrente di pensiero del professor Bernard Jensen , sottolinea l’importanza dell’ apparato gastroenterico dalla formazione della maggior parte delle patologie. Viene così privilegiato l’approccio nutrizionale e dietetico, sia in chiave preventiva che in chiave correttiva. Anche in Italia, Costacurta segnala importanza dell’alimentazione scorretta e del continuo intossicamento come causa dei più comuni squilibri.
Come si effettua la visita iridologica.
L’interpretazione dell’iride si basa innanzitutto sulla valutazione della storia del paziente, solo successivamente tramite un apparecchio denominato iridoscopio, sarà possibile visionare e fotografare l’iride e interpretarla in presenza della persona. È un esame indolore, e non invasivo che dà indicazioni sull’energia vitale del soggetto, sulle sue capacità di recupero, e sul grado di intossicazione generale dell’organismo. Tutti questi sono argomenti ben noti al naturopata il cui fine è quello di stimolare i processi di auto guarigione. È possibile usare anche in chiave diagnostica, come avviene in certi paesi dell’Europa. Tuttavia, l’ iridologia non nasce con l’intento sostituire i classici esami diagnostici, infatti tra le sue caratteristiche l’iride stessa tende a segnalare eventuali problematiche ben prima che queste si presentino. È evidente che la funzione primaria è di tipo preventivo.
Principi funzionali dell’iridologia.
L’ iride ricevere numerosissimi fasci nervosi, sono interessati il nervo trigemino, l’ oculo motore e simpatico. Vi è inoltre un legame diretto con il talamo ottico che è il centro principale della regione del diencefalo cerebrale. Un’altra innervazione proviene dal sistema nervoso vegetativo il quale può essere di tipo simpatico o parasimpatico. I due sistemi simpatico e parasimpatico, prevedono nervi e nuclei nervosi distinti. La via simpatica mette in contatto con la sostanza reticolare e con la corteccia cerebrale terminando nello sfintere dell’iride. La branca parasimpatica presenta collegamenti con il tronco cerebrale.
Tutte queste innervazione del sistema nervoso dell’iride dimostrano l’esistenza di archi riflessi che la mette in contatto con i centri superiori del cervello per poi tornare all’ iride. A titolo esplicativo,è stato anche dimostrato che alcune pigmentazioni sono stimolate dall’aumento
del tono vegetativo simpatico.
Inoltre a livello embriologico, l’occhio è una evaginazione del cervello. I tessuti dell’iride provengono in prevalenza dallo strato ectodermico (collegamento nervoso diretto ) . Pertanto presentano un collegamento riflesso molto più diretto con i nuclei cerebrali del telencefalo.
Tutti questi collegamenti ci dimostrano quanto sia sensibile l’occhio in particolare l’iride a tutti gli eventi che capitano all’organismo. La scoperta dell’iridologia si basa sostanzialmente su dati statistici tramite l’osservazione: determinati eventi a carico dell’organismo provocano delle alterazioni a carico dell’iride e delle strutture circostanti. Lo studio di queste modificazioni ha permesso di redigere delle mappe in cui è possibile rappresentare i principali organi umani.
Alessandro Di Coste