Il cervello pesa solo il 3% del peso corporeo ma consuma il 20-30% del glucosio e dell’ossigeno disponibili. Lavoratore instancabile con un bisogno spropositato di energia, quale è il migliore carburante?

Lo stress, l’affaticamento mentale, gli anni, ed ecco che le funzioni cognitive possono diminuire e rallentare.
Non è un caso, l’apprendimento, la memorizzazione, la reattività mentale richiedono un apporto costante di nutrienti, ma con il tempo il nostro organismo si “consuma”, soprattutto le fasce mieliniche ed il sistema nervoso.
Per il 50-60% il cervello è composto da materia grassa ma il suo carburante ottimale è il glucosio, ecco perché nelle abitudini alimentari dobbiamo ricordare le buone regole, senza evitare di introdurre carboidrati (per i fanatici sempre a dieta che li evitano) ed i grassi, sapendo però scegliere quali grassi…buoni per noi.

I grassi buoni che garantiscono l’elasticità delle membrane cellulari ed aumentano la sintesi dei messaggi di interscambio tra neuroni si trovano: nel tuorlo d’uovo, negli oli di prima spremitura ricchi di omega3 come colza, lino, noce, ma anche nel nostro ottimo olio extravergine d’oliva Italiano che garantisce qualità di vitamine e grassi, pesce grasso di piccola taglia come sardine, aringhe..
Inoltre gli Omega hanno un ruolo fondamentale nel modulare l’infiammazione dei tessuti e nell’aiutarci con il buonumore.

Per il cervello non dobbiamo inoltre tralasciare:

le fonti di proteine buone alternando correttamente pesce, carni, latticini, uova quindi ma anche le proteine vegetali (cereali e leguminose); le fonti di glucosio scegliendo tra i multicereali e l’integrale (inteso anche come grani originali orzo, farro, kamut, riso rosso, nero, grano saraceno …); vitamine B soprattutto B5 per le facoltà intellettuali tra cui la memoria, concentrazione e resistenza allo stress, B6 e B12 (frutta oleaginosa, a guscio, verdure a foglia, legumi)  in generale per il sistema nervoso; vitamina C ed E che proteggono gli acidi grassi delle membrane neuronali (in frutta, verdura e semi).

Diciamo che, in sintesi, siamo davvero fortunati ad abitare il Bel paese! La dieta tricolore intesa come mediterranea è la migliore, tant’è che è diventata anche patrimonio dell’Umanità e dell’Unesco.
Dobbiamo davvero essere grati di questa ricchezza cercando di godere al meglio per la nostra salute e nel pieno rispetto di biodiversità, territorio e lavoro.

Soprattutto con il freddo, in questi giorni detti “della merla” dobbiamo saper prendere dalla natura e portare sulle nostre tavole ciò che di più buono, genuino e stagionale troviamo, alternando il più possibile tutti i nutrienti, solo così contrastiamo raffreddamento, stanchezza fisica e soprattutto mentale!

 

Autore

Naturopata Diplomata presso l’Istituto Rudy Lanza, specializzata in Alimentazione integrata, Riflessologia Plantare, Massaggio Tradizionale Thailandese, Fiori di Bach, Aromaterapia, Iridologia Naturopatica. Naturopata iscritta alla FNNHP ed al Registro degli Operatori di Discipline BioNaturali della Regione Lombardia.