Dal tempo dell’antica Grecia, fino alla età imperiale Romana, Giorgio è un nome maschile così apprezzato, che è presente in molte varianti in oltre quaranta lingue. Il suo significato viene spesso all’apparenza frainteso, pensando che sia legato al coraggio, o al conflitto come per molti nomi “eroici“. La verità è invece molto diversa, andiamo a scoprire di più.
Varianti del nome Giorgio:
- Maschile: Iorio
- Femminile: Giorgia,
- Soprannomi e alterazioni: Giorgino, Gino, Piergiorgio, Giorgetto, Giorgione
- Varianti in altre lingue: George (inglese), Seoirse (irlandese), Jerzy (Polacco), Jørgen (danese, norvegese, svedese)
Origini e significato del nome Giorgio
In origine, Giorgio deriva dalla lingua greca antica, anche se poi venne successivamente adattato in latino e nella lingua del greco bizantino.
La sua diffusione è principalmente dovuta al culto in riverenza del martire San Giorgio, che occupò inizialmente una delle figure più importante nel cristianesimo orientale. Successivamente arrivò a diffondersi esponenzialmente nel resto del continente durante le crociate. Andiamo ora a vedere nel dettaglio il significato di questo nome.
Il nome Giorgio deriva dal greco antico Γεώργιος (Geṓrgios) la cui etimologia viene chiaramente interpretata come contadino o agricoltore. Questo significato viene ottenuto dalla composizione di due parole: ge (γῆ) “terra, suolo” ed ergon (ἔργον) “lavoro”.
La diffusione di questo nome fu fomentata anche da alcuni eventi, come l’ascesa al trono di Giorgio Ludovico di Hannover, che dopo l’incoronazione venne conosciuto come Giorgio I di Gran Bretagna.
Nel nostro paese, l’Italia fu fondamentale anche l’opera del compositore Giuseppe Verdi, “La Traviata” che vide il suo protagonista principale portare questo nome.
Data dell’onomastico:
La data dell’onomastico di questo nome è ufficialmente stabilita il 23 aprile in memoria di San Giorgio, (Cappadocia, 275-285 – Nicomedia, 23 aprile 303), un soldato romano cristiano e martire. Il culto di San Giorgio è uno dei più antichi al mondo e risale sin dal 500 d.C.
La leggenda di San Giorgio e il drago
Una delle leggende più famose della cristianità è senza dubbio quella di San Giorgio e il drago. La versione più diffusa è quella della Leggenda Aurea, una raccolta medioevale di biografie agiografiche realizzata dal vescovo Giacomo Da Varagine. All’interno della Leggenda Aurea è contenuta anche quella di San Giorgio e il Drago.
Tutto cominciò quando Giorgio arrivò a Silene in Libia, un insediamento che all’epoca era afflitto da una terribile calamità, rappresentata sotto la forma di un drago velenoso che contaminò uno specchio d’acqua, trasmettendo il veleno nella terra.
Per placare la creatura ed impedire che la contaminazione che si estendesse verso la città, vennero offerti vari sacrifici di pecore e uomini, e poi anche dei figli e i giovani del paese, scelti a caso. Un giorno però venne scelta la figlia del re, la principessa di Silene, allora il sovrano provò di tutto per evitare il suo sacrificio, offrendo le sue ricchezze, oro e argento, ma il popolo fu contrario. La principessa venne vestita come sposa e poi inviata al drago.
Casualmente, San Giorgio incontrò la principessa, e in un primo momento cercò di respingerlo, ma lui si oppose fortemente e dopo aver fatto il segno della Croce, San Giorgio affrontò decisamente il drago ferendolo con la sua lancia e sottomettendo, dopo avergli legato intorno al collo del drago la sua cintura.
Ritornati insieme a Silene con il drago al suo guinzaglio, San Giorgio si offrì di uccidere definitivamente il drago, ma in cambio volle che la popolazione si convertisse al cristianesimo, con il loro battesimo. Il popolo accettò e San Giorgio uccise la creatura, decapitandola, e poi il corpo del drago era molto imponente che ci vollero quattro carri, trainati da buoi per trasportarlo fuori dalla loro città.
Una chiesa fu costruita dal sovrano di Silene in onore della Beata Vergine Maria, dove il drago era morto. La leggenda inoltre narra che dal suo altare scorgeva una sorgente d’acqua capace di curare ogni malattia.