Montreal: ecco la prima leggi anti-pitbull
È trascorsa poco più di una settimana dalla legislazione approvata dalla città canadese di Montreal, che di fatto bandisce qualsiasi razza di pitbull, creando indignazione negli amanti degli animali in tutto il mondo.
La legge è passata con una maggioranza di 37 favorevoli a 23 contrari. Il sito Blacklisted News narra che questa regolamentazione è stata proposta come risposta ad un singolo incidente, causato da un cane.
“Il mio dovere come sindaco di Montreal è di assicurarmi che io lavori per tutti i miei cittadini. Il mio dovere come Sindaco, è che tutti i cittadini si sentano al sicuro sempre. “Denis Coderre Sindaco di Montreal”.
Il sindaco, favorevole alla legge, ha rilasciato questa dichiarazione insistendo che la sicurezza degli umani era più importante di quella degli animali.
Mentre i detrattori della regolamentazione ribattono che questa legge punisce i cani del tutto innocenti e i loro padroni. Mentre L’Huffington Post riporta che:
“E’ una combinazione di educazione, regole e multe il modo migliore per assicurarsi della sicurezza pubblica.”
La BSL o Montreal’s breed specific legislation non è una semplice legge, in quanto secondo l’avvocato Julius Grey alla rete CBC autorizza lo stato a sequestrare un animale come un automobile o un qualsiasi bene materiale, effettuando un vero e proprio rapimento di un membro della tua famiglia.
Un porto d’armi per i pitbull?
Questa legge entrata in vigore il 3 ottobre 2016 di fatto proibisce qualsiasi nuovo pitbull dall’entrare a Montreal, proibendo inoltre ogni tipo di adozione dai canali, condannando probabilmente a morte migliaia di cani, ma non solo.
Infatti per possedere un Pitbull ora è necessario un permesso speciale, e in caso di mancato rilascio o rifiuto i padroni vedranno il loro cane sequestrato e ucciso.
L’esatta lista delle razze bandite non è chiara, ma vi sono anche incluse altre razze di cane come il Pitbull americano, l’American Staffordshire Terriers e diversi meticci che posseggono caratteristiche simili ad i Pitbull.
Questo è forse l’aspetto più preoccupante della legge, perché spesso identificare la razza esatta di un meticcio si rivela difficile. Un semplice esempio pratico è relativo all’attacco che ha causato l’applicazione di questa regolamentazione in primo luogo.
Sebbene la polizia ha identificato il cane come un “pitbull” in realtà era un Boxer, da qui il sospetto che il caso fosse stato impugnato solo come un pretesto per infierire sui pitbull.
Inoltre secondo le indagini del direttore del Animal Advocacy, Alanna Devine quel Boxer era già stato coinvolto in un altro caso violento, rivelando che la morte del proprietario, sarebbe stata evitata se le leggi fossero state applicate in primo luogo, con il sequestro dell’animale pericoloso.
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