Le condizioni climatiche e gli esseri viventi
Ho la fortuna di vivere in una casa immersa nel verde che si trova alla periferia di Roma. Trascorro le vacanze in un’area collinare e dalla mia casa è possibile osservareun paesaggio unico. Da un lato montagne e boschi con alberi di alto fusto e dall’altro campi coltivati che si estendono, interrotti da piccoli specchi d’acqua artificiali e strette valli, fino alla costa. Qui è possibile vedere latrasformazione del colore dell’acqua che sembra rispondere al cambiamento di “umore” del tempo.
Questo contesto mi ha permesso di sperimentare le sensazioni visive, acustiche e olfattive associate all’aria temporalesca, al vento afoso, alla brusca caduta di pressione, alla nebbia e all’aria di neve. Questi ed altri eventi meteorologici determinano, in alcuni individui, emozioni come timore, spavento, angoscia; altri ne sono affascinati e/o si sentono rilassati. Sono state osservate anche risposte fisiologiche negative per la salute dell’essere umano; una particolarmente pericolosa è l’aumento dell’infarto prima dell’arrivo di un violento temporale.
La letteratura aneddotica è ricca di riferimenti a personaggi dalle insolite capacità di “sentire” il tempo meteorologico, di avvertirne i cambiamenti e delinearne gli sviluppi futuri; del resto, basta ascoltare con disponibilità i racconti di persone “comuni”, e in special modo di coloro che vivono in campagna, per avere molti resoconti in tal senso.
Cos’è la meteoropatologia?
Nel secolo scorso sono iniziate le spiegazioni scientifiche dell’influsso meteorologico, ovvero si è cercato di dimostrare l’esistenza di rapporti casuali tra cambiamenti dei parametri meteorologi (temperatura, pressione, umidità e carica elettrica dell’aria) e disturbi psicofisiologici. Sono allora nate discipline come la Geopsiche, la Fisica Psichica, la Biometeorologia.
In medicina con il termine meteoropatologia (in inglese meteoropathology), derivato dal greco meteoros (cosa che è elevata, che avviene in alto) e patologia, si intende in generale lo studio delle malattie causate dalle condizioni atmosferiche. In relazione alla meteoropatologia, in letteratura troviamo spesso le parole: meteoropatia (meteoropathy), la quale indica i disturbi associati ai cambiamenti del tempoatmosferico; meteorotropo (meteorotropic), ossia l’individuo sensibile ai cambiamenti meteorologici; meteorotropismo (meteorotropism), con cui si caratterizza la risposta di un soggetto ai parametri meteorologici.
Nell’interazione tra ambiente fisico ed essere umano possiamo annoverare molteplici aspetti tra cui il suolo, l’acqua, l’aria, la vegetazione, gli animali ed il clima. L’ambiente esercita un’azione importantissima sul singolo individuo, potendo agire come fattore stressante o stressore e innescando la reazione di stress [1]. In particolare,la variazione della carica elettrica dell’aria, che è indicata dagli studiosi come “Tempo debilitante”, può determinare in individui sensibili (meteorotropi) risposte neurovegetative e stati patologici (meteorotropismo)[2].
Elettricità atmosferica
Gli esseri viventi sono in continuo rapporto con l’aria attraverso due superfici, quella cutanea e respiratoria. Ogni adulto è in contatto con l’aria circostante attraverso i circa 2 m2 di cute e gli 80 m2 di tessuto che riveste i polmoni: con questi ultimi, l’individuo ricambia giornalmente dai 10 ai 15 m3 d’aria e consuma 350 litri di ossigeno che trasforma in anidride carbonica. L’azione respiratoria, deve essere considerata, non solo una funzione del metabolismo ma anche una modalità con cui esplorareil mondo esterno a noi.
Negli ambienti non inquinati, una piccola parte dell’aria che respiriamo è costituita da molecole di ossigeno (O2)circondate da acqua e cariche negativamente; un’altra piccola parte è costituita da molecole di azoto (N2), circondate da acqua, ma carche positivamente. Questi agglomerati carichi (in inglese cluster) sono indicati come piccoli ioni. Quando il rapporto tra O2e N2simantiene costante, in genere 1,2-1,4, ci troviamo in una condizione climatica definita “normale”. La presenza della carica elettrica favorisce il processo di assorbimento dei cluster da parte dei polmoni durante la respirazione.
Prima di un temporale, il numero di piccoli ioni negativi diminuisce drasticamente e molte persone e animali avvertono una sensazione di spossatezza, indicata nel linguaggio popolare come “aria di temporale”. La pioggia è uno dei meccanismi con cui la biosfera ripristina il rapporto giusto tra piccoli ioni negativi e positivi. Dopo la pioggia la sensazione di disagio negli animali e nelle persone scompare e si ritorna allo stato di normalità. Questo processo è stato descritto in modo suggestivo da un grande letterato italiano, Giacomo Leopardi (1798-1837), nella poesia del 1829:La quiete dopo la tempesta:
Passata è la tempesta:
Odo augelli far festa, e la gallina,
Tornata in su la via,
Che ripete il suo verso. Ecco il sereno
Rompe là da ponente, alla montagna;
Sgombrasi la campagna,
E chiaro nella valle il fiume appare.
Ogni cor si rallegra, in ogni lato
…..
Inquinamento e ioni aerei
Il processo di industrializzazione, il riscaldamento delle case e il grande aumento della motorizzazione ha determinato, soprattutto negli ambienti urbani, la presenza di inquinanti gassosi e particellari (aereosol) nell’aria. Gli aereosol causano la scomparsa dei piccoli ioni e la formazione di quelli grandi. I piccoli cluster di ossigeno e azoto si uniscono agli aereosol e le persone praticamente respirano inquinanti carichi elettricamente.
Il risultato è un’alterazione della qualità elettrica dell’aria, la quale si traduce, oltre ai noti effetti (danni per la salute e ai materiali), in una facilitazione del processo di assorbimento dell’inquinante (grande ione).
Situazioni pericolose e applicazioni terapeutiche
Talvolta, in situazioni indicate come “Inversioni del campo”, la pioggia, invece di ripristinare il normale rapporto tra piccoli ioni, lo peggiora, determinando un ulteriore aumento dei piccoli ioni positivi. Gli studiosi hanno osservato in questa situazione un aumento dei collassi cardio-circolatori (infarti), rispetto alla condizione climatica normale.
Alcuni venti detti “afosi”, lo Scirocco in Italia, lo Sharav in Israele, e il Föehn nelle regioni alpine, i quali aumentano notevolmente il numero di piccoli ioni positivi [3], sembrano essere associati ad un aumento significativo dei crimini, suicidi e incidenti sul lavoro e automobilistici.
Il soggiorno prolungato in ambienti poveri di piccoli ioni negativi, come quelli ad aria confinata e non sufficientemente areati,nelle persone meteorotrope, causa una serie di effetti psicofisiologici:calo dell’attenzione, della concentrazione, l’allungamento dei tempi di reazione, irritabilità, insonnia, depressione ed emicrania.
Inoltre, i piccoli ioni negativi e positivi hanno effetti antagonistici. I primi stimolano la secrezione dei glucocorticoidi con le conseguenti proprietà antiflogistiche, i secondi la inibiscono e sembrano favorire l’aumento della serotonina (5HT) ematica.
L’uso terapeutico dell’inalazione di piccoli ioni (ossigeno) negativo si è rivelato efficace nei malati di asma bronchiale,nel trattamento dell’ulcera e delle sindromi ansiose.
Note
[1] Massimo Scalia, Francesca Pulcini e Massimo Sperini: Elementi di teoria: lo stato di salute; Edizioni Andromeda, 2015; Francesca Pulcini: Stress e inquinamento ambientale; Edizioni Andromeda, 2016; Francesca Pulcini: Tecniche di rilassamento; Edizioni Andromeda, 2020
[2] A cura di Francesca Pulcini: Massimo Scalia e altri: Ioni aerei e salute umana, Edizioni Andromeda, 2013; Massimo Scalia e altri: Effetti biologici degli ioni aerei. Misure e Modelli, Edizioni Andromeda, 2014;
[3] Questi venti oltre ad aumentare il numero di piccoli ioni positivi/cm3, sono caratterizzati da temperature superiori a 28°C e umidità relativa dell’aria di circa il 25%.