Il sistema uomo vive immerso in un ambiente che è stato suddiviso in fattori di origine terrestre, extraterrestre, tecnologica e socio-culturale. Tutti questi fattori possono influenzare l’attività fisica e mentale.

Nel 1932, il fisiologo statunitense Walter B. Cannon (1871-1945) introdusse per primo il concetto di sindrome di emergenza, una situazione comportamentale caratterizzata essenzialmente da tre possibili reazioni: immobilità, fuga, lotta.

Introdusse anche il termine omeostasi, ovvero la capacità di un sistema vivente di autoregolarsi per preservare il proprio equilibrio.

Successivamente, il medico austriaco Hans Selye (1907-1982), nel 1936 introdusse il concetto della sindrome di adattamento, definendola come una reazione dell’organismo a qualsiasi prova impegnativa, in altre parole la reazione di stress.

La sindrome di adattamento si sviluppa attraverso quattro fasi successive:

  1. reazione di allarme;
  2. resistenza per limitare gli effetti dell’agente stressante;
  3. reazione di lotta o di fuga;
  4. quando la fase 3 ha successo si ha il conseguente equilibrio, diversamente si assiste ad un progressivo esaurimento con relativo danno o malattia (fisica, psichica, e/o psicosociale).

La reazione di stress dipende pertanto in modo interattivo dall’intensità dello stimolo, dalla percezione dell’individuo e dalla risposta che determina nell’individuo.

Come gruppo di ricerca del prof. Massimo Scalia abbiamo formulato l’ipotesi che i deboli campi elettromagnetici artificiali, quali quelli magnetici a 50-60 Hz e le onde elettromagnetiche di elevata ed elevatissima frequenza, modulate con segnali di frequenza assai più bassa, possono essere assimilati ad agenti stressanti o stressori ambientali, e quindi in grado di innescare la reazione di stress.

Gli stressori possono essere suddivisi in:

  • STRESSORI AMBIENTALI. Inquinamento acustico, chimico ed elettromagnetico; rischi e catastrofi ecologiche; ambienti poco igienici e rischiosi.
  • STRESSORI LAVORATIVI. Ambiente lavorativo inadeguato; lavoro monotono; conflitti nell’ambiente lavorativo; insufficiente valutazione; retribuzione; sovraccarico di lavoro.
  • STRESSORI ECONOMICI. Mutamenti economici rapidi; differenze economiche; periodi di crisi economica.
  • STRESSORI CULTURALI. Mutamenti culturali rapidi; pressione delle mode; crisi radicale dei valori.
  • STRESSORI SOCIALI. Tensioni socio-politiche; guerre; rivoluzioni; cambiamenti ripetuti nei rapporti interpersonali; tensioni tra gruppi e/o classi socio economiche; dilagare della criminalità; aumento sistematico del controllo sociale.

Elenchiamo di seguito alcuni agenti stressanti o disturbi cellulari a livello cellulare:

  • Fattori genetici: anemia falciforme, distrofia muscolare congenita.
  • Fattori nutrizionali: eccesso e difetto di vitamina A, difetto di vitamina E (tocofenolo).
  • Fattori metabolici: insufficienza epatica.
  • Agenti infettivi: virus, batteri.
  • Agenti fisici: temperatura, radiazioni, ipossia.
  • Agenti chimici: anestetici, alcool.
  • Agenti immunologici: malattie autoimmuni.

fattori-di-origine

Noi esseri umani, ci siamo evoluti attraverso i campi elettromagnetici naturali: campi elettrici e magnetici terrestri, la luce del sole, le radioemissioni delle galassie, la pioggia e i fulmini.

Ma negli ultimi 50 anni con  lo  sviluppo delle   tecnologie elettromagnetiche, si sono creati dei campi  elettromagnetici artificiali  fino a  milioni di  volte  superiori a quelli naturali, ai quali ci stiamo ancora adattando, e ne siamo talmente immersi che agiscono su di noi come degli agenti stressanti, che associati agli stressori che viviamo nel quotidiano: i rapporti interpersonali con il partner, gli amici, la famiglia, i colleghi, la crisi economica, messi insieme formano una sinergia negativa che se protratta troppo a lungo nel tempo, può arrivare ad indebolire il  nostro  sistema  immunitario e nervoso,  favorendo l’insorgere di  malattie  di  vario  genere  fino ad arrivare al  cancro.

Oggi, tutti noi, per vari motivi personali, conduciamo una vita drammaticamente frenetica; siamo travolti da una folle corsa per inseguire talvolta cose futili Purtroppo stiamo perdendo di vista quello che è l’obiettivo fondamentale per preservare la nostra specie ovvero la tutela della nostra salute

Mens sana in corpore sano, una saggezza antica sempre attuale, una filosofia, per preservare al meglio il nostro equilibrio psico-fisico.

Per approfondimenti consultate questo articolo

Autore

Amministratore Unico e Direttore Responsabile della “Casa Editrice Edizioni Andromeda s.r.l.”, Roma - www.edizioniandromeda.net. Membro associato del CIRPS - Sapienza (Centro Interuniversitario di Ricerca per lo Sviluppo Sostenibile - www.cirps.it), nelle sezioni tematiche BEM – Bioelettomagnetismo e Biometeorologia. Diplomata in “Teoria e solfeggio” al conservatorio “Francesco Morlacchi” di Perugia. Musicista, scrittrice, esperta in divulgazione scientifica, mi occupo in particolare di campi elettromagnetici, ambiente e salute. Info: francesca.pulcini75@gmail.com