Api rischio estinzione e utilità: l’apocalisse delle api

Chi di noi nelle calde estati mediterranee non ha potuto vedere le a volte temute, ma simpatiche api sempre a lavoro tra fiore e fiore come ossequiosi operai neri e gialli??

Eppure forse pochi conoscono la straordinaria utilità ambientale di tali insetti talmente elevata da essere considerati tra i dieci organismi più vitali per il funzionamento del pianeta, ma analizziamo più da vicino questa infaticabile creatura.

Api rischio estinzione: Cosa e’ un’ape?

Le api sono imenotteri, una famiglia molto vasta che comprende insetti eusociali (ossia con rigide gerarchie strutturate) diffuse nel Paleartico (Europa ed Asia temperata). Si conoscono quattro specie di cui la nostra Apis mellifera a sua volta divisa in moltissime sottospecie; in Italia esiste la sottospecie endemica ligustica (con torace nero) e sull’isola di Ustica la rarissima sottospecie sicula totalmente nera. Le api sono attive principalmente di primavera ed estate e nidificano in cavità di tronchi e fessure di varia natura anche artificiale. La gerarchia è assai rigida, la Regina ossia la femmina più grande è l’unica che possa riprodursi, ha addome rigonfio e viene accudita dalle operaie che provvedono ad ogni sua necessità. Essa depone moltissime uova che vengono poste in cellette esagonali e le larve che sgusciano vengono nutrite con miele che è il secreto di una ghiandola posta alla base delle antenne delle operaie le quali inoltre vagano di fiore in fiore per bottinare il polline di cui si nutrono e così facendo impollinano le piante favorendone la fruttificazione. Infine l’alveare viene gestito anche dai soldati, api maggiormente aggressive il cui compito è quello di difendere la colonia da eventuali aggressioni esterne.

Quando una larva metamorfosa in una nuova regina essa nomina alcuni soldati come propri scudieri e sciama allontanandosi dalla colonia per formarne una nuova, generalmente all’inizio dell’autunno. Durante l’inverno le api restano in alveare nutrendosi di miele e polline accumulato e generando cera per turare le cellette onde proteggere le uova deposte in tarda estate dal freddo, la mortalità è nondimeno molto alta in inverni assai rigidi.

Declino delle api ed altri impollinatori

Nonostante il ruolo che le api e li altri imenotteri impollinatori svolgono nella produzione mondiale di cibo, miele e cera, purtroppo da dopo li anni settanta si registra o declino severo che mette da tempo in allarme conservazionisti e scienziati.

Api rischio estinzione: le cause del declino delle api, bombi, osmie ed altri imenotteri impollinatori sono varie ed in gran parte causate dall’uomo:

  • *Cementificazione selvaggia che distrugge habitat riproduttivo e di foraggiamento
  • *Uso di pesticidi a base di nicotina (neotenicoidi) che causano la morte degli adulti e soprattutto delle larve
  • *Inverni troppo rigidi associati ad eccessivo prelievo di miele da parte degli apicoltori
  • *Epidemia di Varroa destructor un acaro parassita che causa il deperimento della regina
  • *Epidemia di Aethina tumida, un coleottero che saccheggia li alveari e depone le uova nel miele corrompendolo
  • *Epidemia di Acharopsis woodi un acaro parassita le cui uova vengono assunte dal miele e che si istalla nella trachea delle api causandone il deperimento fino alla morte.

Api rischio estinzione: possibili soluzioni

Per conservare le api è assolutamente indispensabile favorire la rinaturalizzazione dei terreni attraverso la conservazione di piante spontanee, fiori, e siepi in habitat agricoli oltre che alberi morti/morenti per permettere nidificazione, inoltre imperativo per la salute delle api e di tutti li altri organismi ivi compresi noi, la drastica riduzione di pesticidi con il bando dei neotenicodi come già avvenuto in Italia e Francia ed infine cercare di combattere efficacemente i parassiti che affliggono le api (Varroa, Aethina ed Acaropsis) principalmente favorendo l’allevamento di api più resistenti e limitando prelievo di miele invernale.

Prodotti delle api

Api rischio estinzione: a rischio anche molte sostanze note fin dall’antichità:

  • *Miele: Secreto delle ghiandole subantennali delle api operaie è un fluido di colore variabile dall’ambrato al caramello usato per sfamare la colonia. Possiede importanti zuccheri e Sali minerali che consentono un corretto funzionamento dell’organismo quantunque un consumo eccessivo possa causare gravissimi danni per l’alto contenuto di zuccheri e di sostanze acidule sequestrate da alcune essenze floreali
  • *Propolis: Si tratta del secreto delle ghiandole addominali della regina, è usato per finalità antibatterica. Viene usato come medicina alternativa e batteriostatico con alterni successi.
  • *Cera: Trattasi del secreto delle ghiandole toraciche delle operaie; è liquida, ma amalgamata con speciali enzimi diventa solida ed è usata per turare le cellette invernali onde proteggere le ultime uova deposte. Viene utilizzata per creare candele o sostanze pulenti.

Api rischio estinzione: per terminare la nostra trattazione conviene ricordare le celebri parole attribuite (purtroppo erroneamente) ad Albert Einstein ossia: “Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita.”

Api rischio estinzione e utilità, autore: redazione

 

Autore

Lo staff di naturopataonline.org