Gustando questo piatto, per un attimo vi sembrerà di tuffarvi dentro un prato primaverile, di quelli di un bel colore verde acceso, con i ciuffi di erba alta e fiori sparsi qua e là. La ricetta utilizza pochi ingredienti ed è di estrema facilità, rapida, ma di grande effetto.
Molto usato in ambito fitoterapico, il finocchietto selvatico ha numerose proprietà, da quelle ampiamente conosciute legate a problemi gastro-intestinali, in funzione digestiva, a quelle depurative, diuretiche, antispasmodiche.
Una vera panacea che può essere usata non solo per fare decotti e tisane, ma anche in talune preparazioni culinarie. Nel corso di uno delle mie passeggiate solitarie, l’ho trovato e raccolto in una fascia terrazzata, una di quelle di cui il territorio ligure è magnificamente costellato. Pianta spontanea profumatissima ed aromatica, ci regala tanto sapore, colore e benessere, e in più, lascia una nota di freschezza al palato. La decorazione con i fiori, tutti commestibili, accresce questa sensazione di immersione naturale. Non resta che provare a farla e tuffarvi.
Ingredienti (per 2 persone) :
- 200 gr. di maccheroni di semola di grano duro
- un mazzo di finocchio selvatico
- un cucchiaino di olio extravergine di oliva
- un cucchiaio di latte
- 15 mandorle,
- un cucchiaio di parmigiano reggiano
- fiori misti (borragine, aglio selvatico, trifoglio)
- semi di sesamo
- sale q.b.
Procedimento:
Lavare accuratamente tutta la pianta. Lessarla per qualche minuto in acqua. Scolarla e far raffreddare. Non buttare l’acqua di cottura. Frullare tutti gli ingredienti in un frullatore. Lessare la pasta nell’acqua di cottura. Condire con questo sugo verde la pasta e decorare con i fiori ed i semi di sesamo