Se ci chiedessero quale alimento non deve mai mancare a tavola durante i pasti, la risposta sarebbe quasi immediata: il pane.
Il grano è uno degli elementi fondamentali su cui si basa la dieta mediterranea e pasta e pane, prodotti entrambi con questo cereale, non dovrebbero mai mancare nella nostra alimentazione per renderla completa e bilanciata.
Il grano con cui viene fatto il pane non è però tutto uguale, dalla filiera agroalimentare dipende la qualità del prodotto finito che mettiamo sulle nostre tavole per essere mangiato e la qualità di quest’ultimo è fondamentale per garantire benessere e salute al nostro organismo.
Per essere certi che il pane che mangiamo sia buono è fondamentale scegliere un prodotto realizzato con farine di grani antichi locali, possibilmente macinati a pietra, in modo da garantire l’utilizzo di una farina non particolarmente raffinata e quindi maggiormente ricca dei suoi naturali nutrienti.
Tuttavia a volte la scelta di buone farine non è sufficiente per avere un pane particolarmente digeribile, in quanto non si tiene nella giusta considerazione un altro elemento fondamentale nella preparazione di questo alimento, ovvero la lievitazione.
La ricetta del pane a lievitazione naturale
Il pane in assoluto più digeribile a mio parere è quello prodotto con una lievitazione naturale, ovvero utilizzando per la sua preparazione una pasta chiamata crescente, ottenuta dalla fermentazione di un impasto fatto con farina, acqua ed un terzo elemento che serve a nutrire i microorganismi che si sviluppano durante il processo di fermentazione, può trattarsi di miele o malto di riso.
Per preparare il lievito madre ci vuole molta pazienza ed un po’ di esperienza, per cui a chi vuole cimentarsi nella preparazione casalinga del pane consiglio sempre di farsene regalare un pezzo da un panettiere di fiducia o, in alternativa, di utilizzare la pasta madre o pasta acida in polvere che si acquista al supermercato nei reparti appositi.
Per la preparazione di un buon pane casalingo occorre seguire il metodo della doppia lievitazione.
Prima lievitazione
Ingredienti:
- 200 gr di farina di grani antichi o di grano duro;
- 100 gr di acqua tiepida;
- 80 gr di lievito madre o due cucchiaini da tè di pasta acida in polvere.
Preparazione
In un ciotola mettere il lievito madre e l’acqua, amalgamare il tutto ed aggiungere un po’ alla volta la farina. Impastare bene e coprire con un pellicola l’impasto. Lasciare riposare l’impasto per dodici ore circa, in luogo fresco ed asciutto.
Seconda lievitazione
Ingredienti:
- 400 gr di farina di grani antichi o di grano duro;
- 200 gr di acqua tiepida;
- 1 cucchiaino di malto di riso o di miele;
- 1 cucchiaio di olio EVO;
- 3 cucchiaini da tè di sale.
Preparazione del pane a lievitazione naturale
Trascorse dodici ore dal primo impasto, incorporare al primo impasto la farina e l’acqua ed impastare bene. Quando l’impasto è ben sodo, occorre prelevarne una noce che va messa da parte, in questo modo da avere il nostro lievito madre per la prossima panificazione (va conservato in un vasetto di vetro in frigo).
A questo punto si possono incorporare al nostro impasto il malto di riso, il sale e l’olio Evo, si procede ad impastare bene fino ad ottenere una palla liscia e soda, il mio consiglio è di dividerla in due pagnotte più piccole per rendere più facile la cottura. Si lasciano lievitare le due piccole pagnotte per 4/6 ore circa in luogo fresco ed asciutto.
Riscaldare il forno a 230° circa ed inserire la placca da forno con le pagnotte dopo che l’avrete spennellata con olio o ricoperta con carta forno. Lasciare la temperatura a 230° i primi dieci minuti, dopodiché abbassare la temperatura a 180° e procedere con la cottura per altri trenta minuti circa.
Con queste dosi otterrete un pane fragrante, dal sapore leggermente acidulo, che si conserverà per quattro o cinque giorni e che diventerà sempre più buono man mano che diverrà raffermo.
La panificazione è un’arte antica ma ormai in molti amano cimentarsi in casa per produrre piccole quantità di pane sufficienti a soddisfare il fabbisogno della famiglia, un po’ come si faceva un tempo, neanche troppo lontano, quando il pane “fatto in casa” aveva un gusto ed una durata a cui ormai purtroppo ci siamo disabituati. Il mio consiglio è di farsi regalare un pezzetto di lievito madre dal fornaio di fiducia o da un amico/a che ne abbia una piccola produzione casalinga e iniziare a