Una delle cause più frequenti di carenza di oligoelementi e sali minerali è dovuta all’utilizzo di fertilizzanti chimici nelle culture. L’utilizzo dei concimi chimici ha un effetto diretto sulla composizione delle piante. Un eccesso di rapporto di fertilizzanti azotati causa negli ortaggi a foglia, in particolar modo negli spinaci in un aumento dei nitrati esponenziale, causando pericoli di intossicazione dovuta all’elevata quantità di nitriti presenti.
I concimi di sintesi e la composizione di minerali all’ interno dei vegetali.
Inoltre bisogna sottolineare come un aumento di nitriti possa influire sulla presenza di altri importanti minerali l’interno della pianta da cui il rame. Si è constatato che con un eccessivo uso di fertilizzanti, il rame contenuto all’interno delle piante diminuiva di oltre il 50%. La conseguenza diretta su animali nutriti esclusivamente con questi vegetali, è che anche il bestiame presentava grave carenza di rame.
Ricordo brevemente che il rame è componente essenziale di numerosi enzimi. È necessario per l’assorbimento del ferro, protegge l’integrità dello scheletro e del sistema nervoso, modula la risposta immunitaria all’infiammazione. Un suo squilibrio può portare a gravi disturbi e pericolose malattie. Utilizzando un concime base di cloruro di potassio si determina una diminuzione di oltre il 50% del manganese con un aumento del rapporto tra potassio magnesio.
Secondo gli studi di Delbet la carenza di magnesio favorisce il cancro, come la carenza di rame dall’abbassamento della capacitare reattiva dell’organismo.
In conclusione i fertilizzanti chimici gonfiano eccessivamente i vegetali che contengono una quantità smodata di potassio diminuendo al contempo il magnesio ed il rame.
L’eccessivo sfruttamento del terreno, lo impoverisce, a tal punto da creare vere patologie endemiche nei terreni depauperati. Un esempio è rappresentato dal selenio, la cui carenza è abbastanza rara, tuttavia la sua carenza provoca Cardiopatie Miopatie. (Malattia di Keshan )inoltre dei terreni impoveriti, provengono alimenti a scarso contenuto di selenio, con conseguenza diretta sull’incidenza di malattie tumorali e neoplastiche.
Anche alla luce di quanto appena detto, Si raccomanda il consumo di ortaggi e verdure di origine biologica.
Alessandro Di Coste