Mangiare sano è uno stile di vita che si impara fin da piccoli. Ricordiamo che i bambini tra i 6 e gli 8 anni hanno bisogno di nutrienti ed energia più elevata rispetto a noi adulti. Inoltre, in questa fascia d’età i bambini risultano a rischio, spesso meno seguiti dai genitori perché considerati “grandi”.

In che modo devono nutrirsi i bambini da 6 a 8 anni?

Di che rischi parliamo? Spesso più che alla qualità del cibo, si tende a badare alla quantità (e i bimbi ci imitano). In questa età i nostri figli sono molto attratti da ciò che propongono i media e non sanno distinguere tra un alimento adeguato e uno che, al contrario, non fa bene. Inoltre il gusto del bambino si basa sull’emozione trasmessa dall’alimento e non sull’effettivo sapore. Ecco perché noi genitori siamo i responsabili della salute e della crescita dei nostri figli attraverso la loro alimentazione, che – ricordiamolo – può facilitare l’insorgere futuro di malattie come obesità, patologie cardiovascolari e malattie degenerative.

E allora come fare?

Come riportato dalle “Linee guida per una sana alimentazione italiana” del Governo, per i bambini in questa fascia di età è essenziale il concetto di ripartizione dei pasti. Vale a dire che risulta molto importante non saltare la prima colazione, che deve diventare uno dei pasti principali della giornata, con un apporto equilibrato di carboidrati proteine e grassi insaturi.

Merenda sì o no?

Ritengo sia fondamentale che il bambino faccia uno spuntino a metà mattina e a metà pomeriggio, oltre che ovviamente un pranzo e una cena adeguati alle sue necessità. Se il vostro bambino pratica attività sportive dovrete adeguare anche la quantità e la ripartizione degli alimenti.

Altri consigli perché la tavola sia a tutta salute?

L’alimentazione dovrebbe essere sempre varia e mai monotona. Sforzatevi di dare sempre il buon esempio, rendendo il pasto un momento di allegra convivialità, condivisione e sensorialità.

Gli alimenti assunti dai nostri ragazzi sono il carburante che nutre le cellule: se sono di buona qualità creano i presupposti di vitalità e longevità, permettendo ai bimbi di ottenere anche un migliore rendimento nella vita scolastica e nelle loro relazioni.

Cosa mettere nel carrello della spesa?

Preferite i cibi di stagione, limitando il più possibile l’aggiunta di zucchero, sale conservanti e additivi. Lo zucchero se bianco e raffinato, infatti, può ridurre l’assorbimento di vitamine, provocare dipendenza e favorire l’insorgenza di malattie metaboliche e diabete.

Non solo: ha anche un ruolo nelle sindrome da deficit di attenzione e iperattività. Meglio evitare anche patatine, salatini, bibite gassate e succhi confezionati, salumi e insaccati.

Un esempio di pasto bilanciato e sano?

Un bel piatto unico, composto da carboidrati, proteine, fibre e grassi, possibilmente insaturi( come ad esempio l’olio extravergine di oliva). In ogni pasto dovrebbe essere presente una porzione di verdura cruda e/o cotta, una porzione di proteine (preferendo pesce e legumi), una porzione di cereali interi o integrali conditi con olio extravergine di oliva.

Bene allora un piatto di pasta di segale intera condita con sugo di pomodoro fresco, burger di lenticchie rosse e verdure grigliate. Oppure un secondo a base di filetti di platessa, riso venere e ratatouille.

Autore

Mi chiamo Clelia Iacoviello, ho conseguito la Laurea in Farmacia presso l’Università di Genova e successivamente ho frequentato il Corso Triennale di Nutrizione Avanzata con esame finale presso Università Trieste e CNM conseguendo il Titolo di Consulente Nutrizionale Nutraceutico. Ho conseguito il titolo di Nutritional Consultant presso BCMA (British Complementary Medicin Association) London. La mia attività ha come scopo principale dimostrare che il cibo sano può essere gustoso con alcuni piccoli accorgimenti e attraverso ricette semplici e sfiziose adatte a tutta la famiglia: amo creare, sperimentare e rivisitare ricette. Dopo essere diventata mamma ho approfondito il rapporto tra cibo e bimbo e l’aspetto emozionale legato al cibo (colore-presentazione-scelta del piatto e atmosfera e ricordi). Poiché non possiamo parlare di sana alimentazione senza ribadire l’importanza del movimento, mi sono concentrata anche sull’alimentazione legata allo sport amatoriale nelle varie fasi della vita.