Spesso si sottovaluta il rapporto tra esposizione al sole e alimentazione: riducendo l’apporto di zuccheri semplici, i cibi verso i quali siamo intolleranti e quelli contenenti istamina possiamo evitare di incorrere in fastidiosi eritemi solari. Impariamo a nutrirci correttamente sotto il sole.
L’eritema solare e alimentazione
Un’alimentazione adeguata, può contenere le risposte infiammatorie e allergiche, così che il sole…non ci bruci così facilmente. Nell’articolo Sole, eritema e scottature: Consigli per un’abbronzatura sicura abbiamo spiegato che gli eritemi solari sono vere e proprie allergie al sole: gli eritemi sono frequenti nelle persone con pelle chiara e sensibile quando si espongono eccessivamente al sole o non utilizzano creme solari ad alto fattore di protezione.
Quali cibi per non soffrire troppo di eritema solare?
Ognuno di noi, per evitare spiacevoli sorprese, è tenuto ad esporsi al sole in modo responsabile: a maggior ragione chi ha la pelle più sensibile (fototipi I e II).
Alcune attenzioni in più a tavola possono essere di supporto quando le precauzioni di base non sono sufficienti e comunque il rapporto con il sole è difficile.
Sentiamo spesso parlare dell’importanza di prevenire i danni alla pelle derivanti da eccessiva esposizione al sole con un adeguato apporto di antiossidanti, quindi frutta e verdura ricchi di vitamine come la vitamina A (betacarotene), vitamina E e la C: oltre a questo frutta e verdura apportano acqua e minerali.
Ma ciò può non bastare: è importante che gli alimenti della nostra dieta non sollecitino eccessivamente le risposte infiammatorie e allergiche del nostro organismo, o, ancor meglio, che aiutino a tenerle sotto controllo.
Se temiamo spiacevoli scottature può essere utile a partire da qualche settimana prima dell’esposizione a sole:
- Bere molta acqua (non meno di 1,5 litri) per garantire un’adeguata idratazione della pelle o compensare le perdite idriche
- Mangiare molta frutta e verdura fresche, crude e di stagione
- Ridurre l’apporto di zuccheri prontamente disponibili: in particolare zuccheri semplici (dolciumi, bibite) e amidi (prodotti da forno, pasta, riso), preferendo i cereali integrali e i loro derivati
- Fare attenzione ai cibi verso i quali risultiamo intolleranti o, peggio, allergici: se anche non abbiamo mai effettuato test di intolleranze alimentari può essere sufficiente stabilire che di martedì e di venerdì si evita di assumere derivati da grano, latte, lievito, pomodoro, uova, carne suina e bovina. In altri termini questo significa astenersi a rotazione dagli alimenti tipici della nostra alimentazione
- Evitare i grassi idrogenati, presenti in molti prodotti confezionati (prodotti da forno, biscotti, brioche), e limitare le fritture
- Fare uso di oli vegetali di buona qualità (spremuti a freddo), ad esempio olio di germe di grano, di onagra (enotera), di soya, miscelandoli tra loro o con olio extra vergine d’oliva o assumendoli come integratori in perle
- Preferire il pesce ad altre carni (soprattutto nel periodo di esposizione), tenendo presente però che molti prodotti di mare sono ricchi di istamina
- Limitare l’assunzione di alcolici (…l’alcol produce calore in eccesso)
Alimenti contenenti istamina: meglio non abusarne in caso di fastidiosi pruriti
Un discorso a parte richiedono i cibi contenti istamina o istamino-liberatori.
L’istamina è una sostanza che viene liberata dai mastociti (particolari cellule presenti nei tessuti) responsabile dei sintomi allergici, in particolare del prurito: molti cibi contengono istamina oppure sostanze che il nostro organismo metabolizza come istamina, quindi in caso di sintomi allergici occorre non abusarne
Può essere utile conoscere gli alimenti istaminici, in modo da limitarne il consumo se temiamo reazioni allergiche al sole.
Alimenti ricchi di istamina
- Formaggi fermentati
- Bevande fermentate: vino, birra e altri alcolici
- Cibi fermentati: crauti
- Insaccati: salame, prosciutti
- Crostacei e frutti di mare
- Pesce: tonno, sardine, alici, salmone
Alimenti istamino-liberatori
- Alcuni frutti: fragole, ananas
- Pomodori
- Caffè, cola e cioccolata
- Frutta secca: noci, mandorle, anacardi
- Legumi: lenticchie e fave
- Alcol.
Eliminare i cibi contenenti istamina?
In pratica è impossibile eliminare completamente i cibi contenenti istamina e istamino liberatori
Potremo però evitare di associarli nello stesso pasto così da impedire sovraccarichi di istamina: ad esempio staremo molto attenti nei giorni di esposizione a evitare associazioni tipo tonno e pomodori oppure fragole e cioccolato.
Soldano Alessandro
FONTI
C.Luoni, A. Traverso – Allergie, intolleranze e sovraccarichi alimentari – M.I.R. ed.