Facendo una piccola ricerca sulle modificazioni genetiche del grano moderno sono rabbrividita: irradiazioni sperimentali per dissimulare l’uso pacifico dell’energia nucleare; incroci con varietà che non producono semi per impoverire i contadini e barbarie di ogni tipo, hanno portato il grano moderno a contenere grandi quantità di glutine, sostanza sicuramente responsabile della celiachia e che con tutta probabilità aumenta le reazioni allergiche e i disordini immunitari.

La Natura è tutta unita nel grande lavoro di sostenere la vita di tutti gli esseri che la compongono, nei suoi meravigliosi equilibri si perdono gli scienziati che la percorrono in lungo e in largo, dal “macro” al “micro”, nello sforzo di descrivere dettagliatamente una minuscola porzione di Universo. Ad oggi si è compreso circa il 10% delle leggi naturali, il resto è anche detto “materia oscura” e con questo 10% abbiamo l’arroganza di imporre le nostre presunte comodità su quel 90% che non conosciamo e che partecipa da milioni di anni a far sorgere il sole tutte le mattine da Oriente e tramontare tutte le sere ad Occidente; far collidere il giusto numero di meteoriti di ghiaccio con la nostra atmosfera per avere nuova, fresca, spaziale acqua; far sbocciare i fiori, maturare i frutti, circolare tutti gli elementi secondo necessità; far battere il nostro cuore; dirigere la formazione di nuovi corpi nei grembi materni e far vivere tutte le nostre cellule. Sono infiniti i processi naturali che ci sostengono e dei quali godiamo senza dovercene assolutamente preoccupare, eppure decidiamo di preoccuparci, di imporre i nostri piccoli schemi, le “logiche” economiche e altre follie, anche a costo di ammalarci e distruggere il pianeta. Nonostante ciò la Natura continua il suo lavoro senza lamentarsi, attende paziente il nostro risveglio, il giorno in cui ricorderemo nell’anima la grande emozione di essere parte di Lei e piangeremo di gioia e rideremo di Cuore, tutti insieme. Nel frattempo, nel tempo in cui rifiutiamo il sentimento di unione che l’Amore accende nella vita, raccogliamo comunque ciò che seminiamo e soffriamo della nostra stessa incoscienza. Da questa sofferenza possiamo imparare molto, ma non serve perpetuarla, ne abbiamo già più che a sufficienza, non vi sembra?

Qualche tempo fa visitai una giovane ragazza affetta da celiachia che aveva accidentalmente ingerito del glutine. Mi raccontò di essere molto fortunata, i suoi genitori infatti per proteggerla e farla sentire “normale”, avevano lasciato i precedenti lavori ed avevano aperto un negozio di cibi senza glutine. Le chiesi se sapeva cosa fosse la celiachia, da cosa dipendesse, e mi rispose che era una malattia dell’intestino che non poteva digerire i cibi con glutine. Le chiesi cosa pensasse dell’aumento della celiachia tra i giovani e lei rispose: “forse i nostri corpi si sono indeboliti?”. Quanta saggezza nell’innocenza! In effetti gli  anziani di oggi hanno vissuto in un ambiente relativamente sano, ma i bambini e i ragazzi non conoscono cibo genuino, né aria pulita e con 4 vaccinazioni obbligatorie e 9 raccomandate, non gli è consentito sviluppare difese naturali. In questa drammatica situazione, la celiachia è una di quelle malattie che possono risvegliarci all’amore per il pianeta. Il sistema immunitario dei celiaci, riconoscendo come malsano il trattamento che abbiamo riservato al grano, è come se stesse dicendo: “Attenzione! non potete decidere come modificare la Natura in base ai vostri interessi egoistici, secondo il guadagno economico, la natura della Natura è il bene di tutti!” Tuttavia, invece di affrontare con responsabilità i nostri errori e prenderci cura del pianeta, stiamo rispondendo a questo appello con un altro business, quello dei prodotti artificialmente privati di glutine. In Natura tutto è gratis, poi arriva qualcuno che vuole lucrare sulla Sua generosità e così inizia l’inquinamento.

Tutte le malattie sono in qualche modo un appello alla coscienza, la manifestazione fisica di qualcosa che va curato, guarito, in genere a livello personale o familiare, ma anche collettivo, di tutta la società umana. Il nostro pianeta è inquinato in modo massivo da una profonda e radicata incoscienza, dalla mancanza di consapevolezza che la Terra è una: l’aria è la stessa, l’acqua è la stessa, il suolo è lo stesso per tutti noi ed ogni effetto su qualsiasi essere vivente si ripercuote su tutti gli altri. Questa incoscienza va curata al più presto, con l’amore e il rispetto che nascono dal ringraziamento per tutto quanto ci viene offerto gratuitamente da sempre: cibo, piante, animali, minerali, acqua, sole, compagnia etc.

Per iniziare a rispolverare questi sentimenti i miei consigli “medici” sono in ordine di priorità:

  • fare attività all’aria aperta almeno una volta a settimana
  • documentarsi sulle soluzioni ecologiche e sostenibili per le necessità quotidiane
  • guardare i films: “il pianeta verde” di Coline Serrau e “la principessa mononoke” di Hayao Miyazaki
  • leggere “la rivoluzione del filo di paglia” di Masanobu Fukuoka

 

Buona terapia e grazie.

Autore

Medico di Famiglia consulente delle associazioni Accademia Shoho e Salutegiovani – Roma e Docente di Medicina Naturale presso il corso di formazione specifico in Medicina Generale della ASL Roma-E.