Tutti gli alimenti e bevande più che avere una certificazione “bio”, devono essere VITALI! Cosa vuol dire vitali? Per i semi e le piante, che messi in terra crescono, in acqua germogliano, in genere con il tempo non ammuffiscono  ma si seccano; quando li guardi con attenzione senti la loro freschezza, percepisci i colori come belli e attraenti, davvero, non tinta unita e lucidi: la bellezza della natura, armoniosa e viva, che ci ristora con grazia e infinita varietà, facendoci sentire tutti a casa. Curando il gusto e l’olfatto, pian piano scopriamo che i sapori dei cibi vitali, sono incredibilmente diversi dagli altri, artificiali, o pieni di prodotti chimici, tanto che non si sente molto bisogno di condimento, i cibi vitali sono ricchi di sali minerali ed acqua “viva”, micronutrienti, e sono quindi naturalmente saporiti, buonissimi, ognuno con il suo profumo, aroma e intensità. Dal solo profumo si può riconoscere la bontà del cibo, proprio come fanno tutti i mammiferi.

Se guardiamo il cibo con questa attenzione e facciamo esperienza del suo sapore, di come e quando va a male etc., scopriremo che le etichette non dicono più del nostro sguardo attento, della sensibilità, anzi! Con un po di pratica, potremo affidarci alla nostra esperienza con sicurezza.

Un buon esercizio per allenare gusto, olfatto, vista e sensibilità, è dedicarsi alla raccolta di erbe spontanee commestibili che si trovino in aree verdi, magari proprio vicino casa. Non c’è bisogno di conoscere chissà quante specie o avere tante informazioni, per allenarsi basta riconoscere una o due semplici erbe molto diffuse nella propria zona. I parchi di Roma ad esempio sono pieni di broccoletti, soprattutto all’inizio della primavera. Abbondano anche la cicoria, l’ortica e la bellissima malva. Assaggiando le erbe spontanee commestibili, possiamo farci un’idea di quanto diverso e più ricco sia il sapore dei cibi pieni di vitalità: liberi di crescere al loro ritmo, nell’ambiente pieno del rispetto e armonia che la natura gli offre.

Un modello standard:

Mattino:

  • Risveglio purificante con: acqua bollita con uno spicchio di aglio e peperoncino (nella quantità che si sopporta, se piace) con un limone spremuto.
  • Un frutto di stagione.

A metà mattina (o quando possibile): Succo di Aloe vera

Si può anche preparare in casa: raccogliere una o più foglie, per estrarre circa 40 ml di gel di aloe. Recidiamo la base della foglia, la laviamo e togliamo le spine tagliando i bordi laterali. Apriamo quindi le foglie su un lato per estrarre il gel vischioso trasparente che può subito essere messo nel frullatore. Aggiungiamo frutta e/o verdura di stagione per produrre il succo. Il succo di aloe può essere consumato fresco oppure conservato in frigorifero per pochi giorni, in un barattolo di vetro, meglio se scuro.

Se il succo si compra, per le dosi possiamo seguire le indicazione del prodotto (dose massima).

Pranzo:

  • piatto principale: Avena bollita condita con olio di oliva a crudo e sale o salsa di soya. IMPORTANTE: Bere l’acqua di cottura è estremamente benefico per l’intestino.
  • Contorno libero (preferenze: piseli; carote; carciofi).
  • Tisana di Equiseto (far bollire un cucchiaio i equiseto in un litro di acqua e sorseggiare durante il pomeriggio)

Merenda:

  • inverno: due arance.
  • altre stagioni: un pugno o due di noci o mandorle.
  • Tisana di: semi di cardo mariano, foglie di menta e radice di Malva (la radice di malva è facile da raccogliere tutto l’anno anche nei parchi delle città, gli altri ingredienti si trovano in erboristeria. Per la composizione della tisana le proporzioni sono 20% malva; 40% semi di cardo mariano e 40% menta)

Cena:

  • piatto principale: a scelta tra orzo o riso integrale o fagioli bolliti o pizza fatta in casa con farina integrale e crusca, conditi con verdure (preferenze: piseli; carote; carciofi) e olio di oliva a crudo.
  • una mela cotta (o se estate una fetta di anguria).

Sempre:

  • se si ha fame in altri momenti della giornata si può sempre ricorrere alla frutta fresca di stagione o alla verdura cruda, quest’ultima anche in grandi quantità. In questo modo assumiamo acqua “vitale” che aiuta la depurazione.

Bibliografia essenziale

  • There are no incurable disease (Dr. Richard Shulze)
  • AMERICAN BOTANICAL PHARMACY
  • Medicina Naturale, prendersi cura con amore dell’anima e del corpo (Dott.ssa Elena Benigni)
Autore

Medico di Famiglia consulente delle associazioni Accademia Shoho e Salutegiovani – Roma e Docente di Medicina Naturale presso il corso di formazione specifico in Medicina Generale della ASL Roma-E.