Cosa intendiamo per cibo naturale e alimentazione naturale.
Un cibo vegetale o animale è naturale se ottenuto senza alcun ausilio tecnologico. Assieme agli alimenti assumiamo anche l’ energia, “vitale” tipica delle forme viventi Raffinazione pesticidi manipolazioni riducono l’ apporto nutrizionale ed enegetico.
A: CIBO NATURALE
B: ALIMENTAZIONE NATURALE
A CIBI NATURALI:
Si può definire naturale un cibo vegetale o animale se ottenuto senza alcun ausilio tecnologico. Quindi vegetali cresciuti senza concimi che non siano altro che letame o compostaggio in putrefazione (trasformazione) senza l’utilizzo di alcunché. Analogamente animali allevati utilizzando vegetali coltivati come sopra. Alimenti siffatti oggi vengono definiti biologici.
Agricoltura biologica e biodinamica
Una particolare categoria di cibi biologici sono i cibi biodinamici (vegetali) essi sono coltivati secondo le indicazioni date da Rudolf Steiner fondatore dell’antroposofia, e prevedono coltivazioni che tengono conto delle influenze astrali in particolar modo quelle lunari e altre tecniche naturali di arricchimento dei terreni di modo che i campi non siano progressivamente depauperati del prezioso contenuto di oligoelementi e minerali.
B ALIMENTAZIONE NATURALE:
Prevede l’utilizzo di alimenti ottenuti come al punto A; si può affermare che l’alimentazione dell’uomo occidentale non sia per nulla naturale in quanto gli alimenti vegetali e animali sono ottenuti facendo ampio utilizzo di tecnologie di vario tipo per es fertilizzanti pesticidi e nel caso di allevamento animale antibiotici e farmaci in generale (consentiti dalla legge) e ormoni (non consentiti).
Inoltre non bisogna dimenticare che assieme agli alimenti, che da un punto di vista energetico rappresentano un concentrato di energia chimica, assumiamo anche un’altra forma di energia, quella “vitale” o pranica o orgonica o vibrazionale che è tipica delle forme viventi ma che gradualmente decade in rapporto al tempo.
Un conto è mangiare un’insalata colta da pochi minuti e altro conto è consumarne una colta da una settimana.
Ad aggravare ulteriormente in senso peggiorativo l’alimentazione sono le manipolazioni tecnologiche operate dall’industria alimentare, per es le raffinazioni che riguardano in particolar modo due categorie di alimenti, i carboidrati e i grassi.
Per quanto riguarda i carboidrati e quindi le farine e gli zuccheri, attraverso la raffinazione vengono eliminate le parti nutrizionalmente più attive, per cui il contenuto in vitamine e minerali e altre sostanze nutraceutiche vengono perse e con esse una rilevante fetta del potere nutrizionale.
I grassi oli e burro, ma specialmente gli oli subiscono una serie di processi chimico fisici che stravolgono completamente le loro originali caratteristiche nutrizionali.
La scelta dovrebbe ricadere su carboidrati e oli non raffinati e non trattati e biologici.
Gli stessi procedimenti di trasformazione in farina od oli può essere fatta con procedimenti tradizionali o (antichi) e analoghi ma moderni e i prodotti che si ottengono sono sensibilmente diversi.
Es macina a pietra o in acciaio che comportano temperature di lavoro diverse che ovviamente hanno effetti diversi sui prodotti ottenuti.
Conclusioni
In conclusione alimentarsi in modo naturale oggi non è facile perché occorre affrontare due ordine di problemi che sono rappresentati 1) dal cambio radicale di abitudini
2) dall’approvvigionamento di prodotti biologici che sono ovviamente molto più costosi dei prodotti normali.
Particolare attenzione e approfondimento andrebbero dedicati anche ad altri due fattori legati agli effetti dei cibi sul nostro metabolismo, essi sono l’equilibrio acido basico l’indice glicemico.
Dr. Walter Bottai