Il latte non previene l’osteoporosi, lo sapevate?  Attenzione al latte, provoca l’osteoporosi. L’errore più grossolano a proposito del latte è che esso aiuta a prevenire l’osteoporosi. Dato che il contenuto di calcio del nostro organismo si riduce con l’età, ci viene detto che bere molto latte previene l’osteoporosi. Ma questo è un grossolano errore, perché bere troppo latte, in effetti, causa l’osteoporosi. È opinione comune infatti che il calcio contenuto nel latte sia meglio assimilato di quello contenuto in altri alimenti (ad esempio nel pesce), ma questo non è tutto vero. La concentrazione del calcio nel sangue umano è normalmente di 9-10 milligrammi.

Riportiamo uno brano dell’interessante libro del dott. Hiromi Shinya, Il fattore enzima, edito da Macro Edizioni. Il dott. Shinya è un medico giapponese che vive negli Stati Uniti e in Giappone, famoso per aver sviluppato la tecnica di chirurgia colonscopica. Le sue teorie colpiscono e fanno pensare a quante errate sono le errate convinzioni che abbiamo in merito all’alimentazione.

Il latte è un cibo molto popolare perché contiene molto calcio e il calcio, secondo i più, previene l’osteoporosi, invece…

L’illusione dell’apporto di calcio

“Quando si beve latte, la concentrazione di  calcio nel sangue aumenta bruscamente. A prima vista può sembrare che venga assimilato molto calcio, invece questo brusco innalzamento ha i suoi effetti negativi. Quando la concentrazione di calcio nel sangue si innalza all’improvviso, l’organismo cerca di riportare i livelli alla normalità eliminando il calcio in eccesso attraverso i reni e l’urina.”

Ciò significa che  quando si beve latte per aumentare il calcio, il risultato che si ottiene è ironicamente il contrario, ossia il livello complessivo di calcio nell’organismo diminuisce.

Relazione tra consumo di latte e osteoporosi

“Nei quattro paesi maggiori consumatori di latte e derivati (Stati Uniti, Svezia, Finlandia e Danimarca), nei quali si consuma ogni giorno tantissimo latte, si verifica un’alta percentuale di fratture del femore e di osteoporosi. Il contrario si verifica con pesce di taglia piccola e alghe, alimenti tradizionali della dieta giapponese, ritenuti per lungo tempo a basso contenuto di calcio. La modalità più lenta di assimilazione del calcio in essi contenuto non innalza il contenuto di calcio nel sangue.”

I casi di osteoporosi  in Giappone – continua il dott. Shinya – si sono sempre mantenuti ad un livello estremamente basso, finché non venne introdotto il consumo di latte a livello di massa.

“Anche oggi è difficile venire a conoscenza di persone malate di osteoporosi tra individui che non consumino latte in modo regolare. L’organismo può assimilare il calcio ed i minerali necessari attraverso il consumo di pesce, crostacei ed alghe.”

Fonte “Il fattore Enzima” di Hiromi Shinya

Autore

Naturopata ad indirizzo psicosomatico, esperto e appassionato di alimentazione naturale, ha studiato alla scuola Riza di Milano. Promuove l’alimentazione sana e uno stile di vita in sintonia con la natura. Ha ideato e fondato il portale di informazione BenessereCorpoMente dedicato ad alimentazione, benessere naturale, crescita personale e green lifestyle.. Laureato in Scienze dell’Informazione, con una lunga e approfondita esperienza manageriale e professionale, è anche consulente aziendale in ambito Digital Marketing con il progetto Become Yes.