La paprika è una spezia derivata dalla famiglia delle capsicum annum, la cui composizione può variare molto a seconda del produttore. E’ molto facile da riconoscere per via del suo colore rosso intenso ed è molto impiegata in cucina in molte culture.

Esistono due tipi paprika una più dolce, l’altra più scura e più piccante. Solitamente gli ingredienti più usati sono: Cayenne, peperoni e peperoncini. La scelta e la percentuale di un tipo di ingrediente determina non solo l’indice nutrizionale ma, anche il sapore; per cui si può ottenere un’esperienza culinaria molto differente in base alle proprie necessità e gusti.

Che cos’è la paprika e i suoi benefici

Naturalmente può sorgere spontanea la domanda: cos’è esattamente la paprica e quale sapore ha? Oppure come la possiamo utilizzare e i vantaggi che ci può offrire. I suoi benefici sono collegati agli ingredienti usati, in particolar modo il peperoncino e i peperoni.

In genere la paprica contiene buone quantità di vitamina A, oltre ad una sostanza conosciuta come capsaicina, un composto chimico della famiglia Capsicum. Ciò permette alla paprika di ereditare direttamente molti dei benefici del peperoncino.

Andiamo a scoprire esattamente quali sono i benefici della paprica:

  • Ottima per la vista: la paprica contiene buone quantità di antiossidanti come la vitamina A, luteina e zeaxantina, sostanze ritenute in grado di contribuire positivamente nella prevenzione di malattie oculari.
  • Utile per il colesterolo: una ricerca ha evidenziato come il carotenoide principale contenuto nella paprika sia stato in grado di aumentare i livelli del colesterolo buono HDL, questa sostanza è conosciuta come capsantina.
  • Ottima fonte di vitamina B6: contenuta principalmente in alimenti a base animale e in altri a base vegetali come ad esempio banane e pistacchi, la carenza di vitamina B6 è rara, ma svolge funzioni metaboliche importanti.
  • Molto ricca di antiossidanti: uno dei fattori più interessanti della paprika è l’elevato contenuto di antiossidanti, che di fatto la rende una delle spezie più interessanti del suo profilo alimentare. Tra questi dobbiamo includere i carotenoidi, una forma di pigmenti naturalmente presenti in molte piante, che di fatto determinano la colorazione rossa e arancione. Per la precisione nella paprica possiamo trovare: betacarotene, luteina, criptoxantina e zeaxantina.

In conclusione bisogna fare anche presente il numero crescente di ricerche  e studi in corso sulle sostanze citate in precedenza, alcune delle quali hanno dimostrato risultati molto promettenti. Vedi una ricerca condotta In Giappone che ha evidenziato un potenziale effetto antinfiammatorio.

Altri studi stanno prendendo in esame il possibile ruolo della capsaicina nel nel trattamento di alcune malattie autoimmuni. Al momento è però prematuro determinare del tutto possibili altri benefici in attesa di una maggiore e consolidata documentazione scientifica.

La paprika in cucina

Nel continente europeo l’uso della paprica ancora oggi limitato in alcuni paesi, è molto usata in Spagna e Ungheria in rapporto  ad altri continenti quali America ed Asia. Naturalmente essendo aromatica ed abbastanza piccante, si consiglia di farne un uso ragionevole in base al tipo di tolleranza personale.

Le sue calorie : 390 Kcal/100 grammi.

Questo tipo di Spezia si presta bene ad alcuni tipi di piatti quali grigliate a base di carne o patate, insalate  e salse.

Sono molti i modi in cui possiamo aggiungere la paprika, ma il nostro consiglio è quello di sperimentare fino a ottenere un equilibrio gustativo che ci aggrada.

Curiosità e approfondimenti

In Europa, la nazione che più apprezza la paprika nella sua tradizione è l’Ungheria e la Spagna che sin dalla fine del 1800 adottano la paprica come una delle spezie principali all’interno dei loro  piatti. Più anticamente, la scoperta della paprica fu attribuita a Cristoforo Colombo che la portò con sé nel viaggio di ritorno dal Nuovo Mondo.

Autore

Lo staff di naturopataonline.org