La pitaya è un frutto tropicale originario dell’America Centrale e del Sud America. Il frutto del drago possiede un aspetto esotico e molto accattivante e facile da riconoscere. In natura sono presenti diverse specie che presentano delle variazioni di provenienza, ma anche di colore e con sapori differenti.
Il frutto del drago è un frutto apprezzato nella tradizione gastronomica e culturale in diversi paesi dell’America Latina, in quanto era considerato uno degli alimenti più importanti per le popolazioni indigene.
5 Proprietà del frutto del drago
Il profilo nutrizionale del frutto del drago è caratterizzato da diverse proprietà utili, oltre ad essere un frutto sempre più diffuso, ed è considerato una prelibatezza in cucina.
La Pitaya o frutto del drago è un alimento ricco di benefici che possono essere distinti in diverse categorie. Andiamo a scoprire i valori nutrizionale, le vitamine, i Sali minerali e le calorie presenti nel frutto del drago:
- Calorie, 102 cal
- Riboflavina (vitamina B2) 0,170 mg
- Niacina (vitamina B3) 0,600 mg 4
- Vitamina C (Acido ascorbico) 4,2 mg
- Calcio, 30,60 mg
- Ferro, 1,26 mg
- Magnesio, 68,00 mg
- Sodio, 0,00 mg
- Proteine 2,01 g
- Carboidrati 22,00 g
- Fibra 4,93 g
- Zuccheri 13,01 g
- Grassi 0,000g
- Acidi grassi saturi 0,000
- Colesterolo 0,00 mg
Come possiamo osservare nei dati precedenti, calcolati su una porzione di 170 grammi di frutto del drago, possiamo notare un basso apporto calorico con una buona presenza di calcio, ferro, magnesio e di fibre alimentari. Inoltre la Pitaya è anche un ottima fonte di antiossidanti, ed è per tale ragione che viene considerata da molti un superalimento.
Il frutto del drago è molto ricco di fibre
Uno dei principali vantaggi legati al consumo di frutta e verdura è legato all’importante contenuto di fibre alimentari al loro interno. Le fibre sono infatti molto importanti nell’alimentazione per facilitare non solo la digestione ma anche il transito intestinale. In tal modo si possono evitare problematiche come la stitichezza, ma anche l’eccesso di gas intestinali.
La pitaya è uno tra questi alimenti e presenta un ottimo contenuto di fibre alimentari, che di fatto rendono il frutto del drago adatto per soddisfare il nostro fabbisogno di questa sostanze. Gli effetti delle fibre sull’organismo sono ben documentati, e per approfondimenti invitiamo la lettura del nostro articoli sulle fibre alimentari.
L’esatto apporto di fibre presenti nella Pitaya si attesta intorno ad un grammo per ogni 100 grammi di frutto. Il valore effettivo di questo rapporto, può non sembrare così impressionante, infatti si possono ottenere ancora più fibre consumando i suoi piccoli semi e la buccia della Pitaya.
Favorisce la digestione
Un fatto interessante sul frutto del drago è legato agli oligosaccaridi al suo interno. Questi composti organici appartengono alla classe dei glucidi, e secondo una recente ricerca sono in grado di agire come prebiotici, favorendo sia l’intestino che la digestione (1).
Inoltre il frutto del drago è in grado di stimolare la crescita di altri probiotici come lattobacilli e bifido batteri, che sono una parte integrante della flora intestinale. Diversi studi hanno evidenziato come il consumo regolare di prebiotici sia potenzialmente in grado di ridurre il rischio di incorrere in infezioni del tratto digestivo e della diarrea.
Contiene buone quantità di ferro
In natura il ferro è uno dei Sali minerali più importanti, la cui presenza è comune in alimenti animali e in alcuni vegetali come gli spinaci, ma rara nella frutta. Le quantità di ferro presenti nel frutto del drago sono quindi un vero e proprio beneficio per chi è alla ricerca di fonti ulteriori di ferro.
Una della funzioni più importanti di questo sale minerale riguarda il trasporto di ossigeno nel sangue, ma contribuisce anche nella trasformazione degli alimenti consumati in energia. Evitare stati di carenza di ferro è di vitale importanza, onde evitare lo sviluppo di disturbi e altre condizioni che possono impattare negativamente l’organismo.
La Pitaya è un ottima fonte di antiossidanti
Gli antiossidanti sono una delle principali difese di cui disponiamo per limitare lo stress ossidativo e i danni causati dai radicali liberi. Sotto questo aspetto, il frutto del drago è in grado di offrire non solo buone quantità di sostanze antiossidanti ma soprattutto di tipologie diverse:
- Betalaine: un pigmento contenuto principalmente all’interno della polpa del frutto e sono responsabili della particolare colorazione. Il loro principalmente ruolo riguarda la lotta all’ossidazione, e secondo alcuni studi è favorevole nell’eliminazione del colesterolo cattivo LDL (2).
- Acidi idrossicinnamici: appartengono alla classe dei polifenoli, e sono presenti principalmente nel vino. Anche il frutto del drago ne contiene buone quantità, anche se in livelli inferiori.
- Flavonoidi: molto comuni nel regno vegetale di frutta e verdura, rappresentano un largo gruppo di antiossidanti tra i più consumati.
- Acido ascorbico: conosciuto più comunemente come vitamina C svolge funzioni essenziali nel nostro organismo come ad esempio a sostegno del sistema immunitario. In realtà la vitamina C è anche un potente antiossidante di cui non dovremmo essere mai carenti, facciamo solo attenzione a non esagerare in quanto eccessi di acido ascorbico possono essere negativi.
- Carotenoidi: nel frutto del drago possiamo trovare importanti antiossidanti come il betacarotene e il licopene, entrambe sostanze classificate come carotenoidi.
E’ uno dei frutti più ricchi di magnesio
Il magnesio è uno dei nutrienti di cui non dovremmo essere mai carenti. La sua presenza è indispensabile per il corretto svolgimento di funzioni essenziali per la sopravvivenza: dal sistema nervoso, al sistema muscolare, ma anche per la fertilità, la sintesi del DNA e molto altro.
E’ il quarto minerale più abbondante nel corpo umano, presente principalmente all’interno di ossa, membrane e muscoli. La carenza di magnesio è più comune di quanto si possa credere, e gli effetti possono essere devastanti.
Questo nutriente è presente in molti alimenti, e non è difficile da trovare. Il frutto del drago è un ottima fonte, in grado di soddisfare quasi il 20% del fabbisogno di magnesio per tazza.
Dove trovare il frutto del drago in Italia e la sua coltivazione
Questa è un’ottima domanda. Online è possibile trovarlo abbastanza facilmente, sia la pianta della Pitaya ed i suoi semi sono spesso disponibili. All’estero in paesi dove non avviene la coltivazione la si trova spesso o essiccata oppure surgelata. Fortunatamente, in regioni come la Sicilia da qualche tempo è cominciata la coltivazione del frutto del drago per cui anche il frutto fresco è reperibile.
Come capire se il frutto del drago è maturo o acerbo
Il frutto del drago non è affatto difficile da preparare. Come per altri frutti è importante mangiarlo quando maturo, è necessario evitare i frutti dal colore verde, perché sono ancora acerbi. La presenza di macchie è abbastanza normale, fate solo attenzione che la Pitaya in questione non sia troppo matura.
Potete confermare questo abbastanza facilmente come per i kiwi, se troppo molliccio significa che il frutto è troppo maturo.
Come mangiare il frutto del drago
- Scegliete un coltello lungo con una lama abbastanza affilata.
- Incidete e tagliate per il lungo.
- Preparate una ciotola e con un cucchiaio rimuovete la polpa
- Potete anche tagliarlo in cubetti
- Mangiatelo crudo, oppure in preparazione per una ricetta.
Questa è la preparazione del frutto fresco, nella maggior parte dei casi quando comprato già pronto (surgelato) lo troverete già pulito e tagliato a pezzi. In cucina la Pitaya può essere usata in una miriade di ricette, come dalla preparazione di frullati, dolci, e perfino insalate o primi piatti.
Se siete curiosi, ecco una ricetta che vi consigliamo, la seguente ricetta:
Frullato di frutto del drago e frutti di bosco
Una tempesta di antiossidanti, vitamine e Sali minerali, ma soprattutto gustosa e raffinata. Abbiamo scelto dei lamponi con i mirtilli perché non solo completano il sapore del frutto del drago, ma sono anche visivamente accattivanti:
Ingredienti:
- Una tazza di frutto del drago tagliato a cubetti
- ½ tazza di mirtilli
- ½ tazza di lamponi
- 2 banane tagliate a fettine
- ¾ di latte a vostra scelta (noi abbiamo usato quello di mandorla)
- 1 cucchiaino di succo di limone
- 5 cubetti di ghiaccio (se lo preferite più denso aggiungerne di più)
Preparazione:
Un frullato facilissimo da preparare, aggiungete tutti gli ingredienti e frullate!
Giusto per guarnizione finale, tenete a parte alcuni mirtilli e dei lamponi da aggiungere alla fine.