Presentiamo sei frutti, nella forma disidratata, non tutti li chiamano così, ma semplicemente frutta secca, essi hanno proprietà nutrizionali eccellenti e sono da inserire nella nostra dieta, senza però eccedere nella quantità, è consigliabile consumarla con dei cereali.
Quale frutta disidratata scegliere e attenzione alla provenienza
Dobbiamo fare attenzione che la frutta disidratata che compriamo o ci accingiamo ad essiccare siano di origine biologica, è importante leggere tutte le etichette della confezione.
La frutta disidratata (tranne quella di origine biologica) è sistematicamente trattata con anidride solforosa che serve a ridurre i rischi di contaminazioni microbiche e fungine per evitare il naturale processo di imbrunimento.
Dal 2005 (provvedimento Ce n. 89/2003 è obbligatorio indicare nella etichetta (con le sigle da E220 Diossido di zolfo (conservante) a E227 Bisolfito calcico – Solfito di calcio, conservante).
1. Fichi secchi
Quando vengono conservati correttamente, i fichi secchi possono durare dai 18 ai 24 mesi, e quando li acquistate dovete fare attenzione alla loro scelta. Sono un’ottima idea per uno spuntino sano e naturale per bambini e ragazzi, sono indicati per le persone particolarmente magre e che hanno poca energia.
Gli elevati valori di polifenoli li rendono interessanti anche per le loro proprietà antiossidanti antinvecchiamento e anticancro. Grazie ad un enzima che esercita una funzione lenitiva sull’intestino, la ficina, sono coadiuvanti della digestione, sia freschi che secchi.
Una curiosità per chi si interessa di Ayurveda
I fichi freschi sono più indicati per le costituzioni o le condizioni Vata e Pitta. Quelli secchi vanno meglio per Kapha e per Pitta e in eccesso peggiorano Vata.
Il loro valore nutrizionale
Un etto di fichi secchi contiene 256 kcal, copre il 20% del fabbisogno giornaliero del calcio ed apporta al nostro organismo il 30% del ferro necessario al giorno.
Il decotto di fichi secchi
La tradizione e la sua sperimentata utilità del decotto di fichi secchi, utile nelle infiammazioni delle vie respiratorie urinarie, nelle gastriti e nelle coliti.
Il decotto di fichi secchi è molto utile anche per fare dei gargarismi in caso di irritazioni delle gengive e nel mal di gola.
Preparazione del decotto di fichi secchi
Prendere 50 grammi di fichi secchi spezzettati, fare bollire per 10 minuti in un litro di acqua, da bere senza filtrare durante la giornata.
2. La susina, in forma di prugna secca
Molto apprezzata soprattutto per il suo potere lassativo confermato recentemente l’Efsa, l’organismo della Ue e che si occupa della sicurezza alimentare, dopo un lungo iter alimentare di sei anni hanno autorizzato, la scritta sulle confezioni di prugne secche, la dicitura. “contribuisce al mantenimento delle normali funzioni intestinali”. Ricca di fibre idrosolubili (soprattutto pectine) che non interferiscono con l’assorbimento di ferro e di altri minerali ma nello stesso tempo modulano l’assimilazione degli zuccheri, garantendo alla muscolatura e al cervello una disponibilità costante di energia per tempi lunghi.
Un etto di prugne secche contengono 220 kcal, circa 4 mg di ferro (il fabbisogno giornaliero è di 10 mg, 1 grammo di potassio.
Nel 1995 Greg McLactichie, direttore dell’Istituto nazionale di medicina sportiva in Gran Bretagna, coordinò una ricerca con 120 atleti di varie discipline. E’ risultato che il 92% di questi atleti consumavano negli intervalli tra i pasti principali, vari spuntini, quelli preferiti (perché erano in grado di sostenere al meglio le loro prestazioni sportive) questi spuntini erano a base di frutta disidratata e in particolar modo di prugne secche.
Curiosità
Nel 1908, le questioni delle esportazioni di prugne sotto la media e il fallimento organizzativo portarono alla creazione dell’Associazione di Frutta Secca della California (Dried Fruit Association of California), oggi nota come DFA, per affrontare contratti di vendita, trasporto e controllo di qualità. La California produce oggi la quantità più grande al mondo di prugne, fornendo il 70 % delle prugne del mondo e il 99% delle prugne statunitensi.
3. Mirtillo Rosso
I frutti secchi dei mirtilli rossi di dividono in due piante ben distinte in botanica, ma dotate da proprietà organolettiche e salutistiche molto simili.
- Il mirtillo rosso americano, Camberry, originario del Nord America
- Il mirtillo rosso europeo, entrambe hanno le bacche di color rosso.
- Le sue Bacche rosse hanno un gusto leggermente aspro, ma sono ricche di principi attivi e sono una fonte di grande energia, generalmente si consumano insieme ad altra frutta, o nelle insalate con olive. Ottime per la realizzazione di marmellate.
Il mirtillo rosso è ricco di vitamine
- Vitamine C -A – B1 – B2.
- Antiossidanti
- Sali minerali: Come il calcio, il ferro, il rame, il magnesio, il potassio, e zinco.
Sono dei frutti preziosi ottimi da consumare durante la prima colazione con altri frutti. Viene utilizzato da moltissimo tempo, come trattamento per le infezioni del tratto urinario. Le molecole più attive contro i batteri che causano le infezioni sono le proantocianidine.
4. Papaya fermentata
Originaria del Centro America, ma principalmente coltivata in paesi tropicali grazie al clima favorevole, la Carica papaya, chiamata più comunemente Papaya è una pianta appartenente alla famiglia delle Caricacee.
Divenuta celebre per le sue proprietà antiossidanti e anti-aging, la Papaya è un frutto meraviglioso ricco di nutrienti e antiossidanti come carotenoidi, flavonoidi e vitamina C, così come la vitamina B (folato e acido pantotenico). Ottima la fonte di fibre e sali minerali come il magnesio.
La papaya fermentata è una soluzione frutto di ricerche specifiche nel settore, che tramite un processo di biofermentazione, acquista ulteriori proprietà antiossidanti. In tale formulazione si riesce a ottenere la difesa perfetta contro lo stress ossidativo, una delle principali minacce al nostro benessere.
Il nostro consiglio è quello di preferire la papaya fermentata di Osato, in quanto Immun’Age è più efficace e sicura rispetto a molte altre imitazioni.
Per ulteriori informazioni visitate questo indirizzo.
5. Uvetta
L’uva sultanina ha origini greche, turca è un’uva bianca con acini piccoli e senza semi ed è ricca di glucidi. Gli acini dal colore verde chiaro quando raggiungono un elevato grado di maturazione, sino ad assumere una colorazione ambrata e con un elevato grado di contenuti zuccherini.
- L’uvetta è ricca di vitamine e minerali come il potassio, fosforo, magnesio, calcio e ferro.
- Ottimo è il suo consumo con dello yogurt bianco.
- Indicata come spezza-fame
- Alcune ricerche hanno appurato che contribuisce a sedare l’appetito e altre che è uno snack perfetto per chi fa attività sportiva.
- Ricca di energia perché è per il 70% circa da zuccheri, ricca di fibre (il 7%) ne frenano il suo assorbimento. Si consiglia una porzione massima di 15 grammi.
- In Italia è famosa l’uvetta di Pantelleria.
La frutta disidratata fa bene ma non bisogna esagerare essendo degli alimenti energetici, va consumata con moderazione.
6. Albicocche
Tra la frutta disidratata, le albicocche sono un frutto molto conosciuto ricco di proprietà nutrizionali, mangiare cinque o sei albicocche secche al giorno migliorano la nostra pelle e ci aiutano a vivere con più energia per gli impegni quotidiani. Sono frutti con un elevato contenuto di vitamina A e di vitamina C, ricchi di potassio e di fibre, e questo rende l’albicocca molto indicata per chi ha problemi di anemia o spossatezza cronica. Adatta agli sportivi e anche agli studenti. La vitamina A in particolare ha proprietà antiossidanti che potenziano le difese immunitarie.
Avvertenze controindicazione
Da evitare l’assunzione di dosi elevate di potassio in caso di insufficienza renale.
Attenzione alle albicocche essiccate che troviamo nei comuni supermercati, queste
generalmente vengono trattate con biossido di zolfo (E220)
che viene impiegato per evitare che marciscano e formino della muffa: in alcune persone sensibili queste sostanze possono far insorgere crisi d’asma, o reazioni allergiche molto forti, ecco un altro motivo per acquistarle esclusivamente biologiche.