Gli edamame sono anche conosciuti come fagioli di soia e spesso li possiamo trovare in ristoranti asiatici e più recentemente in supermercati. Molto spesso sentiamo domande del tipo: fanno male? Posso mangiarli se sono intollerante alla soia?
Che cos’è l’edamame?
L’edamame è un tipo di legume ricavato dalla soia quanto i semi sono ancora immaturi. Lo si trova disponibile in bacelli, oppure già sgusciato e offre un solido apporto nutrizionale in quanto è ricco di fibre, vitamine e Sali minerali.
Storicamente, gli edamame sono un alimento molto antico. Già la soia vanta di essere stata coltivata da almeno 5000 anni, con alcune fonti che attribuiscono addirittura 7000 anni fa. Gli edamame traggono il primo cenno storico nel 1275, con una nota scritta dal monaco buddhista Nichiren che ringraziò per il dono di questi fagioli.
Il consumo di Edamame è stato popolare quanto in Cina che in Giappone, in particolare durante la dinastia Ming venivano invogliati tutti i cittadini durante le carestie,a mangiare i fagioli interni. Nel Giappone moderno, gli edamame vengono più visti come spuntini e contorni da servire come aperitivo, ma vengono usati anche nella preparazione di alcuni piatti come Takikomi gohan, Zunda-mochi e tempura.
Negli Stati Uniti alcuni nutrizionisti hanno suggerito l’edamame come possibile alimento nella lotta al grasso, e per stimolare la perdita di peso. Bisogna comunque fare presente che è proibito il consumo per chi è allergico alla soia.
I benefici dei fagioli edamame
Molti dei benefici attribuiti ai fagioli di edamame sono basati su ricerche e studi condotti sulla soia e sugli isoflavoni della soia. Al loro interno possiamo trovare ottime fonti di proteine e fibre rendendo questo alimento utile in regimi alimentari con bassi apporti proteici.
La vitamina K è presente in buone quantità, così come manganese e folati. Importante è ribadire l’importanza di queste sostanze per il nostro organismo:
- Vitamina K: svolge ruoli fondamentali nella coagulazione del sangue e nel mantenimento delle ossa.
- Manganese: importante nel processo di formazione del tessuto connettivo, in alcuni ormoni, per le ossa e nella coagulazione.
- Acido folico: partecipa nella formazione dei globuli rossi, nella funzione cellulare, in gravidanza nei primi pesi nella riduzione del rischio di difetti di nascita.
- Fibre: stimolano il senso di sazietà, facilitano il transito intestinale.
- Proteine: la soia è una delle migliori fonte vegetali di proteine.
- Isoflavoni della soia: alcuni studi hanno suggerito come queste sostanze presenti in alimenti a base di soia siano in grado di ridurre i livelli di zuccheri nel sangue delle donne in post-menopausa.
Come mangiare i fagioli edamame
Chi è interessato a provare gli edamame a casa è fortunato in quanto sono molto facili da preparare e non siete limitati a un singolo metodo. Esistono infatti diversi modi in cui possiamo cucinarli.
Prima di tutto, non vanno consumati crudi e devono essere imperativamente cotti. A vapore, scottati, bolliti oppure arrostiti. Questi fagioli possono essere mangiati sia caldi o freddi, come voi li preferiti. Si consiglia di cucinarli quando sono ancora nel baccello.
Sono molto teneri, simili ai piselli per cui non è difficile estrarre e consumare i bacelli quando sono cucinati.
Controindicazioni e avvertenze
Chi è allergico e intollerante alla soia non deve assolutamente mangiare i fagioli edamame in quanto come altri alimenti come il miso sono un derivato della soia.
I fagioli edamame vanno cucinati e non può essere in alcun modo serviti crudi.
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